Carmen y Lola, di Arantxa Echevarría

Presentato all’ultimo Festival Mix di Milano, arriva in sala Carmen y Lola, una contrastata storia d’amore inquadrata dalla prospettiva chiusa di una condizione socio culturale svantaggiata

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Essere donne, gitane e lesbiche nella periferia della Madrid contemporanea. La vita è più complicata e vien voglia di trasfigurare la realtà guardando le evoluzioni degli uccelli nel cielo o ascoltando il rumore di un mare lontano. Arantxa Echevarria, classe 1968, sceglie per il suo primo lungometraggio (presentato a Cannes 2018 nella sezione Quinzaine des Realisateurs), un tema attuale e lo affronta cercando di evitare le trappole retoriche e gli eccessi estetici.
Il film prende spunto dalla Carmen Story di Carlos Saura ma vira rapidamente verso uno stile semi documentaristico nel rappresentare una comunità alle prese con l’amore lesbico: Carmen (Rosy Rodriguez) una aspirante parrucchiera che tende a conformarsi alle regole maschiliste incontra Lola (Zaira Romero) una graffitara che vuole studiare per togliersi dalle sabbie mobili dell’ignoranza. I due caratteri sono complementari e riflettono due diversi atteggiamenti rispetto alla propria omosessualità: Carmen tende a rimuovere il proprio istinto e accetta un fidanzamento di convenienza imposto dal padre; Lola vive clandestinamente il proprio desiderio cercando l’anima gemella su Internet, dipingendo sui muri il proprio afflato di libertà sull’esempio di Keith Haring.

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Tra le due attrici, entrambe non professioniste, viene a crearsi un particolare feeling che ricorda quello di Kena e Ziki nel quasi contemporaneo Rafiki di Wanuri Kahiu (a Cannes 2018 nella sezione Un Certain Regard). Dopo alcuni momenti di esitazione, le mani di Carmen e Lola si sfiorano, si continuano a cercare, si stringono.
Mentre la storia d’amore prende forma tra graffiti anonimi e lettere romantiche, Arantxta Echevarria inquadra perfettamente il clima retrogrado della comunità rom prima nella scena del fidanzamento dove tra canti e balli si stabilisce un regime di sottomissione della donna all’uomo, e successivamente nei cori in Chiesa dove si invoca la benedizione del Signore sulle presunte deviazioni sessuali. In questa atmosfera claustrofobica nella quale la religione e le tradizioni di una piccola comunità costringono le adolescenti a tenere gli occhi bassi a terra, è proprio Lola a volere testardamente guardare in alto e spiccare il volo al di là delle transenne dei luoghi comuni e dei razzismi sessuali. Lola e l’amica Paqui (Carolina Yuste) guardano con sospetto la torretta dalla quale una presunta autorità super partes controlla i gitani come fossero dei malviventi. E quando Carmen prova a farsi assumere come parrucchiera, scatta la strisciante intolleranza della comunità bianca che innalza un muro di incomunicabilità impossibile da attraversare.
Diversamente da Alma Gitana del 1996 e da Los Montoya y Tarantos del 1989 che è una versione gitana di Romeo e Giulietta, la storia di Lola e Carmen è condotta su un binario meno melodrammatico e con una particolare parsimonia nelle scene di sesso, espunte da ogni componente voyeuristica. La scoperta della relazione lesbica provoca un terremoto nelle due famiglie e il confronto tra padre, madre e figlia en plein air, sotto gli occhi curiosi dei vicini, dimostra una particolare maturità registica.

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Presentato di recente all’ultimo Festival Mix di Milano, vincitore del Premio Goya come Migliore opera prima e come migliore attrice non protagonista (Carolina Yuste), Carmen y Lola è una contrastata storia d’amore inquadrata dalla prospettiva chiusa di una condizione socio culturale svantaggiata. La Echevarria procede abilmente per contrasti e differenze, non scivola sul giudizio morale ma costringe lo spettatore alla presa di posizione. Alle sacre tavole della legge della comunità rom, Carmen e Lola propongono un cambio di visuale, l’abbattimento di siepi e barriere, un volo libero verso spiagge assolate e cieli più limpidi. Al frastuono dei bassifondi di periferia, Carmen e Lola preferiscono il rumore del mare.

Titolo originale: id.
Regia: Arantxa Echevarría
Interpreti: Zaira Morales, Rosy Rodriguez, Carolina Yuste, Moreno Borja, Rafaela León
Distribuzione: EXIT Media
Durata: 103′
Origine: Spagna, 2018

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