Nato a Omaha il 3 aprile 1924 e scomparso a Los Angeles il primo luglio 2004, Marlon Brando è entrato nella storia del cinema grazie al suo inesauribile talento e resta ancora oggi uno dei punti di riferimento per i colleghi e le nuove generazioni di attori.

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In occasione del centenario della sua nascita la piattaforma di streaming europea arte.tv ha scelto di dedicare a lui un documentario dal titolo Il Paradiso di Marlon Brando. Questo omaggio ripercorre non solo la sua carriera cinematografica, ma anche e soprattutto il suo impegno politico e ambientale.

Inserito dalla rivista Time nella lista dei 100 personaggi più influenti del secolo – assieme a Charlie Chaplin e Marilyn Monroe – Marlon Brando ha raggiunto la fama nel 1951 grazie al cult Un tram che si chiama desiderio, di Elia Kazan, vestendo i panni del brutale e sensuale Stanley Kowalski.

Da Johnny Strabler, capo di una banda di motociclisti in Il Selvaggio (1953), fino al capomafia Don Vito Corleone ne Il Padrino (1972), Brando ha dato spessore ai suoi personaggi sottraendo gli aspetti puramente teatrali in favore della profondità psicologica: una novità per il cinema americano dell’epoca di fatto rinnovando gli stilemi della recitazione. Anche la sua presenza scenica è stata oggetto di ammirazione: il netto contrasto tra il fisico imponente e il volto quasi angelicato, ha fatto di Marlon Brando il sex symbol di un’America stanca degli stereotipi e alla ricerca di nuovi modelli ai quali ispirarsi. A fronte di otto candidature ai premi Oscar, ne vinse due, la prima per Fronte del porto, la seconda per Il Padrino.

Proprio in occasione della cerimonia degli Oscar nel 1973 Brando ha svelato al mondo la sua grande attenzione nei confronti dell’ambiente e degli indiani nativi d’America quando si è rifiutato di presentarsi alla cerimonia  E infatti nel 1966 ha acquistato l’atollo di Tetiaroa, in Polinesia Francese, con l’obiettivo di sviluppare un “laboratorio ecologico” per condurre ricerche e realizzare una riserva marina. Il documentario Il Paradiso di Marlon Brando racconta proprio questo piano ambizioso (che ha conosciuto molti ostacoli) svelando anche gli aspetti inediti del leggendario volto di Hollywood.

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