Return to Reason: Sqürl e Man Ray su MUBI

Tra le ultime novità del catalogo MUBI anche l’ultimo progetto di Jim Jarmusch, presentato a Cannes nel corso dell’edizione 2023: musicare quattro corti di Man Ray con la sua band

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Jim Jarmusch e Man Ray. Questa la grande accoppiata presente tra le ultime novità del catalogo MUBI, piattaforma che, più di ogni altra, riveste oggi un ruolo fondamentale nel recupero e nella diffusione del cinema autoriale di nuova e vecchia data. Il titolo da selezionare è Return to Reason, del 2023. Progetto realizzato dal duo musicale Sqürl (composto dal celebre cineasta statunitense e dal compositore e produttore cinematografico Carter Logan) che, a partire dall’unione di quattro cortometraggi surrealisti e onirici di Man Ray, ha sviluppato una apposita colonna sonora per accompagnare le immagini mute dello storico artista.

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Il film, volto a celebrare il centenario del primo dei corti di Ray recuperati da Sqürl (Le Retour à la raison del 1923) e presentato in anteprima a Cannes all’interno sezione Cannes Classics dello scorso anno, gode tra l’altro del restauro in 4K effettuato proprio in occasione della presentazione a La Croisette; e offre dunque la possibilità di rivivere in alta definizione le pionieristiche sensazioni evocate dall’autore surrealista.

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Per la composizione della playlist, nella quale – a fianco dell’opera prima di Ray – compaiono come detto altri tre lavori del cineasta (Emak Bakia del 1926), L’Étoile de mer del 1928 e Les Mystères du château de dé del 1929), Jarmusch e Logan sono partiti dalla definizione di un oggetto artistico unico, per poi sviluppare un soundtrack semi-improvvisato che, attraverso l’utilizzo e la mescolanza di sonorità sperimentali, vorrebbe creare uno speciale shock audiovisivo.

Quello che, scriveva ad esempio Variety, risulta dunque “un dialogo originale tra due artisti multidisciplinari che forma un oggetto non identificato, una musica visiva che colpisce attraverso la sua modernità e la sua poesia”, non è però la sola collaborazione “cinematografica” firmata da Sqürl; vista e considerata la colonna sonora composta per il lungometraggio Solo gli amanti sopravvivono (2013), dello stesso Jarmusch, realizzata insieme al liutista olandese Jozef Van Wissem e premiata nel 2014 nella categoria Cannes Soundtrack.

Il gruppo rock, formatosi nel 2009 per musicare The Limits of Control (quando ancora si faceva chiamare Bad Rabbit), e più volte riunitosi nel corso degli anni successivi, come in occasione della realizzazione della colonna sonora del film Paterson del 2016, si è dunque detto orgoglioso di potersi confrontare, in questo caso, con un altro grande regista del calibro di Man Ray. Un’opportunità attraverso cui, ha dichiarato lo stesso Jarmusch, “quello che stiamo cercando di fare è creare una sorta di estasi. Un luogo che esiste in un piccolo spazio tra coscienza e incoscienza, tra sogno e veglia, e tra realtà e mondo surreale”.

La figura di Ray (1890 – 176), artista francese naturalizzato americano particolarmente noto per la propria visionarietà fotografica e ritrattistica, è d’altra parte considerata fondante all’interno del movimento surrealista. E il suo lavoro, svolto per lo più a Parigi e diviso tra le differenti forme artistiche con cui Ray ha sempre tentato di spaziare e sperimentare (tra cui cinema, pittura e scultura), si è distinto per le grandi capacità di innovazione di cui l’autore si è sempre fatto interprete.

Questo speciale cross-over con Sqürl, che ha preso forma a cent’anni di distanza dalle avanguardie trovando terreno fertile nelle capacità creative di due grandi come Jarmusch e Logan, è insomma la dimostrazione audiovisiva dell’esistenza di un fil rouge che lega inesorabilmente menti affini appartenenti a epoche diverse. Nonché l’inequivocabile segno di una visione che non ha ancora perso la propria aderenza con il (sur)reale.

L’album con le musiche del duo per questo progetto è disponibile sulle piattaforme streaming dal maggio scorso:

 

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