12/4/2006 – USA: i film non usciranno in anticipo su dvd e internet

Resta intatto lo sfruttamento esclusivo delle sale, di circa 4 mesi

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Non è vero, come è stato scritto più volte in questi giorni, che negli Usa i film saranno offerti su Dvd e Internet a soli 45 giorni dall'uscita nelle sale. Lo scrive il Giornale dello Spettacolo che precisa che un recente accordo stretto tra le major statunitensi, si limita a prevedere che su quel territorio i film escano adesso contemporaneamente su Dvd e Internet, cancellando così l'intervallo (in gergo, "window") di 45 giorni che prima separava i due mezzi. Nelle sale, dunque, i film resteranno in esclusiva per un periodo medio di quattro mesi, prima di essere distribuiti su qualsiasi altro mezzo.

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"Anche negli Usa – commenta il presidente dell'Anec, associazione esercenti cinema, Paolo Protti – la sala cinematografica è e resta il punto insostituibile di partenza e di lancio dei film e, pertanto, a favore delle sale è assicurato un adeguato periodo di sfruttamento esclusivo del prodotto. Peraltro, l'azzeramento dell'intervallo tra Dvd e Internet, deciso dalle major in Usa, andrà attentamente studiato per verificarne le ricadute sul mercato mondiale e l'effettiva capacità di contrastare la pirateria. Anche questa vicenda, in ogni caso, conferma il valore delle sale per tutta la filiera cinematografica, e rinnova l'indispensabilità di garantire ad esse, in Italia come in Usa, un adeguato periodo di sfruttamento esclusivo del film".

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Carlo Bernaschi, presidente degli esercenti che aderiscono all'Anem, si dice "sorpreso" per come è stata riportata la notizia e rileva che le "windows" non sono una "idea di retroguardia ma un realistico argine di salvaguardia contro esondazioni e fughe in avanti, tese solo a massimizzare la resa nel breve periodo, spesso a discapito di un maggiore risultato sul medio periodo".


La notizia che viene dagli Usa è stata presa, ovviamente, meno bene dal mondo dell'home video, preoccupato per la rafforzata concorrenza di Internet. Ma Davide Rossi, presidente di Univideo, invita alla calma: "in Italia – dichiara – questo stato di cose è molto di là da venire. Da noi nessuna rivoluzione avverrà dalla sera alla mattina". Piuttosto, continua Rossi: "bisogna evitare allarmi che vadano a condizionare un mercato molto vasto e articolato e non fanno altro che confondere il pubblico".


 

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