15/6/2006 – Esercenti cinema, largo ai giovani

Si riuniranno a Roma il 21 giugno su iniziativa dell'ANEC

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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La carenza di film nel periodo estivo, il difficile rapporto con la distribuzione, la pirateria, le window, ma anche il marketing, la tecnologia digitale, la promozione nelle scuole, sono i temi più sentiti dal Gruppo dei Giovani Esercenti Cinema, che si incontrerà il 21 giugno a Roma, su iniziativa dell'Anec, l'associazione nazionale degli esercenti.

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"Possiamo occuparci – dice al Giornale dello Spettacolo Alberto Passalacqua, esercente ligure – di alcuni argomenti che più naturalmente si avvicinano alle competenze della nostra generazione: la promozione e il marketing, che dovrebbero essere programmati a livello nazionale, sfruttando i canali mediatici più adeguati, e la tecnologia digitale. Il marketing è fondamentale sia per una distribuzione dei titoli mirata nei vari periodi dell'anno, sia per dare una maggiore appetibilità al prodotto". Punta l'attenzione sul rapporto con la distribuzione, Stefano Rosso, esercente piemontese: "ho riaperto da poco tempo una monosala, che ho chiamato ironicamente Uniplex perché circondata da grandi strutture multiplex, e ho molte difficoltà a reperire le copie, perché il cinema è piccolo e non dà grossi risultati economici, così il noleggio tende a snobbarlo. Anche le window hanno molta importanza: ormai, nella mia zona, il pubblico si divide fra chi preferisce l'home entertainment e chi va al cinema". D'accordo con Rosso è Manuele Sangalli, esercente veneto: "vorrei che l'attenzione fosse rivolta in particolare al day and date, l'uscita in contemporanea mondiale di un film, che potrebbe risolvere la stupidità di una programmazione che vede un affollamento di film nei mesi invernali e una desertificazione in quelli estivi". Per Elisabetta Costa, esercente ligure, bisognerebbe puntare sul rapporto con le scuole: "a differenza del teatro, il cinema ha sempre più difficoltà a creare un programma organico con gli istituti, dove l'utilizzo di dvd e vhs finisce con l'educare in modo sbagliato i giovani". Dello stesso parere Cristiano Carta, esercente sardo: "il nostro progetto è quello di incrementare la presenza di Agiscuola nella regione per divulgare la cultura cinematografica anche nei piccoli centri. Cagliari da questo punto di vista è molto attiva, mentre in provincia e nei paesi più piccoli non ci sono neppure gli strumenti di base per portare i bambini al cinema". Il digitale è invece il tema su cui punta Fulvio Facchera, esercente lombardo: "il nostro Gruppo ha seguito molto il cinema digitale, considerando le varie opzioni da installare, anche se la mancanza di uno standard rende ancora troppo complicato fare delle proposte". Per Marco Conti, esercente toscano, il digitale potrebbe ovviare a diversi ostacoli, come quello dell'ottenimento della copia dei film: "ma il costo di tali macchinari di proiezione li rende accessibili solo ai grandi gruppi. Credo sia importante costituire un fondo di sostegno, che potrebbe venire dall'Agis, dallo Stato, o essere misto, per aiutare coloro che vogliono attrezzare una o diverse sale".

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