20/1/2006 – Skype ultima vittima della censura cinese
Dopo Yahoo!, Google e Microsoft
Skype, il popolare software che consente di effettuare le telefonate gratis via internet attraverso il protocollo Voip, ha accettato di includere all'interno del suo sistema di rete un "filtro" che possa permettere di ascoltare le chiacchiere che navigano ogni secondo in terra cinese. La notizia dell'ennesima autocensura è stata riportata dal settimanale finanziario Business Week secondo cui è stato lo stesso proprietario di uno dei maggiori server cinesi, Tom on line, ad imporre il filtro ai vertici di Skype.
L'esercito di 30000 agenti censori dispiegati dal governo di Pechino per controllare ogni giorno la rete farà scattare una sorta di bip ogni qual volta le conversazioni saranno ritenute troppo anti-regime. Argomenti tabù: il Tibet, la libertà di stampa,l'indipendenza di Taiwan e il Falun Gong.