Business is business, recitava il mantra del buon commerciante. Questo imperativo, in odore di capitale, risuona ancora surreale quando a metterlo in pratica è l'uomo più ricco del mondo, Bill Gates, e il leader della più grande potenza comunista dell'est asiatico, Hu Jintao. Il prsidente della Repubblica Cinese è da poche ore sul suolo americano per una visita ufficiale. Visto che i tempi cambiano, invece di cenare con G.W. Bush, ha cominciato il suo soggiorno nella patria del capitalismo con una cena a casa Gates. Un modo molto gentile per festeggiare un accordo da 1,2 miliardi di dollari per un anno. Infatti la Lenovo,la terza azienda al mondo che produce i milioni di personal computer prodotti nel grande mercato cinese, adottera il sitema operativo Microsoft. Questo in virtù dell'intesa tra il governo cinese e l'imprenditore Bill Gates che è riuscito a far cambiare l'abitudine tutta ad occhi a mandorla di vendere i computer senza sistema operativo, operazione che permetteva ai cinesi di risparmiare molti soldi e usufruire delle copie pirate di Windows.Pechino si è dunque piegata alle insistenze internazionali che chiedevano a gran voce un giro di vite sulla diffusissima pirateria, ed è pronta ad aprire altri golosi spazi alla strategia asiatica della Microsoft. In cambio l'azienda di Gates potrebbe assecondare la fobica ossessione del governo cinese per la censura del web e il controllo della privacy.

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