29/4/2005 – "Cold Light" vince gli "Schermi d'Amore"

La nona edizione del festival veronese

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La giuria del festival "Schermi d'Amore" composta dalle attrici Claudia Coli e Chiara Muti, dal critico Morando Morandini, dall'attore Silvio Muccino e dal regista Giuseppe Piccioni, dopo avere selezionato dieci film in concorso provenienti da Europa, Asia e America, ha assegnato il premio Calzedonia (10.000 euro destinati alla distribuzione del film in Italia) a "Cold Light" (Islanda/Norvegia/Gran Bretagna/Germania) di Hilmar Oddsson. La motivazione: «in questa storia tragica dell'elaborazione di un lutto lo sceneggiatore/regista Hilmar Oddsson ha coniugato il realismo psicologico e la fantasia di una favola nordica nel segno dell'amore per la vita».


Premio alla Cinematografia all'islandese Sigurdur Suerrel Palson che in "Cold Light" «ha usato la luce e i colori in modo da trasformare il paesaggio in una componente fondamentale della narrazione».

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Migliore interprete femminile, sempre per la giuria del festival, la polacca Malgosia Bela, «che si è calata in profondità nel personaggio complesso di una giovane donna» nel film "Stranger" (Polonia/Germania 2004) di Malgosia Szumowska.


Lo speciale premio "Stefano Reggiani" dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto (in ricordo del critico cinematografico veronese scomparso alcuni anni fa) è andato a "Stranger" «per il magistrale intreccio di sceneggiatura, fotografia, suoni e interpretazioni che riesce a trasmettere appieno i contrastanti stati d'animo di chi si trova ad affrontare da sola una grande responsabilità nei confronti di una vita che nasce. L'amore – conclude la motivazione – viene affrontato nelle sue più diverse sfumature, regalando allo spettatore un messaggio di estremo ottimismo».


La Giuria Giovani, venticinque elementi di età compresa fra i diciotto e i venticinque anni ha assegnato il premio dei Giovani Imprenditori dell'Associazione Industriali della Provincia di Verona, a "Lila dit ça" del regista Ziad Doueiri. La motivazione: «Per il buon ritmo narrativo, dinamico e sostenuto; per la regia, brillante e visionaria, e per la freschezza delle interpretazioni. Per le musiche, evocative e puntuali. Per la storia, racconto di immagini e immagine di racconto, tra apparenza e sincerità, delicatezza e violenza. Per averci proposto uno sguardo fresco e nuovo della nostra generazione. »

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