Gli schermi aumentani, gli spettatori diminuiscono; i multiplex attirano spettatori, ma i cinema delle zone centrali si svuotano. Sono i passaggi principali dell'appello che l'ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici – fa al governo affinchè intervenga "per risolvere i problemi legati ai vistosi scompensi di saturazione di alcune zone del territorio nazionale e di desertificazione di altre, in particolare dei centri storici", con la creazione delle cosiddette "città necropolitane". A supporto delle proprie posizioni il Presidente dell'ANEC, Vacchino, espone un dato: se dal 1997 al 2001 l'incremento del numero di schermi è stato pari al 417%, quello dei biglietti staccati è stato solo del 7%. "L'avvento in Italia dei multiplex purtroppo non sta producendo effetti consistenti di sviluppo del mercato cinematografico", sostiene Vacchino, "e non è certamente accettabile l'affermazione che siano serviti a contenere le perdite, visto il trend di crescita dei dati italiani anche prima dell'avvento dei multiplex, cioè in presenza di un sistema sale prevalentemente tradizionale".

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