5/4/2006 – Secondo gli esercenti, non è il caro biglietto che penalizza le sale

Ma è colpa del minore “appeal” dei film Usa, della pirateria, della mancanza di regole, della stagione troppo corta

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"Come ha dimostrato la Siae, il prezzo medio del biglietto cinematografico in Italia è di 5,73 euro e, dunque, sostanzialmente fermo dall'avvento della nuova moneta. Per di più, il dato Siae non tiene conto delle moltissime iniziative promozionali che si articolano su tutto il territorio nazionale. Risulta pertanto del tutto priva di fondamento l'affermazione del Codacons, secondo la quale andare al cinema costerebbe mediamente 7,50 euro". Così dichiara Paolo Protti, presidente dell'Anec, associazione nazionale esercenti cinema, replicando ad una associazione di consumatori, secondo la quale il pubblico delle sale è diminuito nel 2005 a causa del costo del biglietto.


"Le motivazioni della minore frequenza al cinema – continua Protti – vanno cercate, dunque, altrove e sono parecchie. Innanzitutto, la diminuzione di pubblico nel 2005 è di livello mondiale ed è pertanto ovvio legarla ad un minore "appeal" dei grandi film statunitensi. Ciò è anche dimostrato, in Italia, dalla forte ripresa del cinema nazionale che ha saputo approfittare di una concorrenza indebolita. C'è, inoltre, sempre a livello mondiale, una costante crescita degli altri mezzi di fruizione del film e l'irrobustirsi della pirateria, vera piaga dell'industria audiovisiva. Per quanto riguarda il nostro Paese, vanno considerati dei fattori aggiuntivi: la perdurante assenza di regole nelle uscite dei film sui vari mezzi di distribuzione, una stagione molto corta rispetto al resto d'Europa dove, al contrario che da noi, escono molti film importanti anche nei mesi estivi, e, non ultima, la crisi economica, che, pur non alimentata dall'aumento del biglietto cinematografico, costringe tanti italiani a scegliere anche nella fruizione del tempo libero. Per questo, il cinema, che rimane il divertimento meno costoso, ha intensificato e intende moltiplicare ancora le campagne promozionali dirette al pubblico, attraverso facilitazioni, abbonamenti e sconti che rendano lo spettacolo cinematografico ancora più appetibile".

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