6/7/2007 – UCI Italia compra Cinestar e punta in alto

Ora è leader dell’esercizio cinematografico italiano
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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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“L’obiettivo per il 2007 è quello di raggiungere una quota di mercato del 10,5%, con una stima di affluenza totale superiore ai dieci milioni di spettatori. Il fatturato Uci Italia, che nel 2006 è stato di 35 milioni di euro, prevede per quest’anno una crescita a 60 milioni”. Così dichiara Andrea Stratta, direttore generale di Uci Italia, il circuito che da poco ha acquisito i cinema della Cinestar Italia diventando così, con 234 schermi, leader dell’esercizio italiano.
Sui cambiamenti che questo salto quantitativo potrebbe comportare, Stratta afferma sul Giornale dello Spettacolo che “per quanto riguarda la programmazione non ci saranno modifiche. Il nostro sforzo sarà quello di sostenere in primo luogo il cinema italiano. Invece, in termini di potere contrattuale, è chiaro che il rafforzamento di un circuito consente di avere maggior peso nei confronti della distribuzione e di poter sostenere con maggior forza le battaglie per il rispetto delle window (il periodo che intercorre tra l’uscita del film in sala e gli altri mercati), l’allungamento della stagione, condizioni di noleggio più favorevoli”.
Sui possibili rischi per la varietà dell’offerta, il direttore generale Uci ricorda che “in altri paesi europei ci sono tre/quattro circuiti che da soli controllano oltre il 50% del mercato; in Italia siamo molto lontani da questi numeri. In ogni caso non avverto il pericolo di un’omologazione dell’offerta. Perfino all’interno del nostro circuito la programmazione è molto varia: i nostri multiplex metropolitani si rivolgono ad un certo pubblico, quelli di altre zone a segmenti diversi”. In futuro, secondo Stratta, nelle grandi strutture ci sarà anche una maggiore attenzione al cinema di qualità: “in Italia il multiplex è un fenomeno ancora giovane e, come accaduto in altri paesi, queste strutture all’inizio funzionano come centro di aggregazione per fasce di spettatori giovani e giovanissimi. Ma, è dimostrato che, col passare del tempo, anche altri segmenti di pubblico iniziano a frequentarli. Sono convinto che nei prossimi anni si assisterà ad un progressivo spostamento nei multiplex anche di pubblico adulto e, di conseguenza, muterà radicalmente anche la programmazione”.
Sul futuro di Uci Italia, Stratta annuncia che si sta già lavorando su tre nuovi progetti che dovrebbero aprire nei prossimi due anni.
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