9/10/2002 – Jackie Chan lascia le impronte ad Hollywood
Ora non vuole più combattere, ma desidera ruoli drammatici
"Sono stanco di combattere. Ho sempre saputo che non avrei potuto essere una star dei film d'azione per tutta la vita", ha dichiarato "la mano che uccide" in una conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film The Tuxedo, uscito da poco negli USA. "Voglio essere un vero attore", ha continuato: nei suoi desideri c'è una sceneggiatura drammatica come quella de Il Gladiatore, o un thriller spionistico come Spy Game, invece di ripetere il ruolo di sempre. In programma per lui, in effetti, c'è già una presenza in un film diretto dal cineasta taiwanese Edward Yang (A brighter summer day, 1991). Come anche un musical, nel quale Chan potrà sfoggiare le sue doti di cantante e ballerino. Il primo tentativo dell'attore di sfondare ad Hollywood si rivelò un fiasco; ma dopo il successo di Rush Hour – Due mine vaganti (1998), la star delle arti marziali fu ben lieto di essere riconosciuto dappertutto: "Nel passato, quando ero ad Hollywood, ero come un cane. Mi sentivo umiliato. Non sapevo parlare inglese. La gente mi chiedeva: