9/6/2006 – Uno spot e le scuole contro la pirateria

E niente federazione unitaria per la cultura in Confindustria?

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"La pirateria cancella il mondo che ami". E' questo lo slogan dell'ultimo spot realizzato dalla Siae per informare il pubblico sui danni provocati dalla pirateria audiovisiva. "Lo spot – spiega il presidente della Siae, Giorgio Assumma, sul Giornale dello Spettacolo – mostra un ragazzo che nella sua stanza sta scaricando illegalmente musica e quant'altro da Internet. Via via che il download va avanti, dalla stanza spariscono i manifesti, gli oggetti, i suoi vestiti trendy".

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Lo spot rientra nell'attività preventiva e di educazione al diritto d'autore che la Siae sta portando avanti per combattere la pirateria e che prevede anche una campagna diretta nelle scuole: "si sono già svolti molti incontri con gli insegnanti e gli studenti di scuole medie in tutto il territorio italiano". Fondamentale, secondo Assumma, è anche l'attività di repressione che la Siae svolge in collaborazione con le Forze dell'Ordine. "Inoltre – aggiunge – stiamo facendo accordi con tutte le associazioni interessate alla lotta alla pirateria per rafforzare l'attività di contrasto del fenomeno".

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Anche sul fronte delle nuove tecnologie e dei nuovi supporti di diffusione delle opere, la Siae si è attivata: "siamo stati tra le prime società d'autori a predisporre una licenza per l'utilizzazione della musica su Internet e, di recente, i primi in assoluto in Europa a lanciare una licenza sperimentale per il podcasting, rilasciando autorizzazioni specifiche alle web radio multicanali e alle web tv per consentire l'utilizzazione, in questi nuovi servizi on line, delle opere tutelate. Per le nuove forme di distribuzione della musica sui cellulari, l'aumento dei diritti d'autore è stato notevolissimo, poiché siamo passati dai circa 3 milioni di euro del 2004 ai quasi 11 milioni del 2005".


Sulla possibilità, da taluni avanzata, che le imprese che producono contenuti culturali siano riunite in un'unica federazione all'interno di Confindustria, Assumma ritiene che si tratti "di un'idea suggestiva", ma che ci siano ancora "pochi elementi per valutarne la convenienza e la produttività. Certo è che, se da un lato, la costituzione di una federazione rafforza l'azione di chi andrà a comporla, dall'altro, può limitare l'autonomia con cui ciascuno deve potersi muovere nell'ambito delle proprie competenze".

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