Animaphix 2022 – Two sisters, Elephant in Castle, The Umbrella

Il nostro percorso all’interno del festival si conclude con i vincitori riconosciuti dalla giuria. Vince il premio Guttuso Two Sisters. Premiati anche Elephant in Castle e The Umbrella

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

Si è da poco conclusa l’ottava edizione dell’Animaphix – International Animated Film Festival di Bagheria. La tre giorni siciliana ha regalato al suo pubblico opere dal respiro internazionale in grado di far dialogare pittura e cinema, tratto e movimento.

--------------------------------------------------------------
KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

--------------------------------------------------------------

Il nostro percorso all’interno del festival si conclude con i vincitori riconosciuti dalla giuria composta dall’artista canadese Thomas Corriveau, dalla regista francese Florence Miailhe e da Marco Carapezza, vicepresidente degli Archivi Renato Guttuso di Roma.

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

È Two Sisters di Anna Budanova il cortometraggio vincitore del premio Renato Guttuso per la sezione Pittura Animata. Il corto di produzione francese ci racconta la storia del rapporto tra due sorelle, entrambe attratte da un profondo desiderio di conoscere l’ignoto, in questo caso rappresentato da una foresta. La selva oscura è luogo di apparente perdizione ma anche e soprattutto del voluto e ricercato processo di crescita di ciascuna sorella. Le dinamiche affettive tra le due sono raccontate con grande minuzia e attenzione, abbandonando la dimensione del parlato. Regnano i movimenti sinuosi dei personaggi assecondati dalle musiche, regine nell’accompagnare la progressione dell’opera. Budanova rimane incollata alle sue protagoniste che “dialogano” tra loro anche quando non sono insieme, fino all’ultimo fotogramma. Questa la motivazione della giuria:

“La narrazione riesce a svelare molta profondità nei rapporti tra i personaggi, senza ricorrere a nessuna parola, con l’accompagnamento di una ricca composizione sonora. La giuria ha molto apprezzato questo film molto bilanciato, che combina con creatività una pittura ruvida ed espressiva e una bella fluidità nell’animazione, in particolare per i movimenti coreografici, composti con notevole sensibilità.”

La stessa giuria ha poi assegnato una menzione speciale a Elephant in Castle di Florence Yuk Ki Lee, un breve corto animato che nasce dalla necessità di esprimere una palpabile rottura – un cambiamento nell’interiorità dell’artista – registrata attraverso lo speculare mutamento che sta vivendo Hong Kong, la città in cui è cresciuta. Il corto si apre e si chiude con la visione di un cantiere edile dalla finestra di una casa. Risulta chiara la riflessione di Yuk Ki Lee sui cambiamenti politici e sociali contemporanei, che non  impediscono il manifestarsi di quell’amore per la propria città evidente durante tutta la durata del corto dalla regista.

Ecco la motivazione della giuria: “Questo primo film propone un viaggio in luoghi osservati con finezza, in cui il tempo sembra sospeso. La giuria sottolinea l’elevata qualità dell’esplorazione grafica e l’accuratezza espressiva del disegno e dell’animazione, supportata da uno straordinario senso del colore e della luce”.

Per concludere, il pubblico ha premiato il cortometraggio animato The Umbrella di Claire Ledru. La regista francese realizza in questo caso un’azzeccata opera post-apocalittica di estrema attualità con tinte surrealiste. È il racconto di un mondo in cui una pioggia incessante erode la terra, la materia crolla, del paesaggio non restano altro che lunghi e stretti pilastri che si ergono contro un cielo immenso. Su una di queste isole, un sopravvissuto è fermo, aggrappato al suo ombrello, la sua unica arma contro l’acquazzone. Ma presto scopre di non essere solo. A condividere con lui quel minuscolo lembo di terra arrivano altre persone. Il ritratto amaro di Ledru è quello di un’umanità che, anche in uno scenario post-apocalittico, deve imparare a convivere ma che forse non sarà mai in grado di riuscirci pienamente.

Non resta altro che dare appuntamento al pubblico per la seconda parte del festival fissata dal 12 al 16 ottobre presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.

----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative