5/7/2005 – "Grain in ear" vince al concorso Pesaro Nuovo Cinema

La Corea trionfa alla 41° Mostra di Pesaro con Zhang Lu e il suo "Grain in ear", già presentato sulla Croisette ne "La semaine de la critique"

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Per la seconda edizione della sezione competitiva Pesaro Nuovo Cinema, selezione di nove pellicole provenienti da tutto il mondo, la giuria composta da Eraldo Affinati (scrittore), Maria Pia Fusco (critico cinematografico), Giuseppe Piccioni (regista) ha deciso all'unanimità di assegnare il Premio Lino Miccichè (5.000 euro) a Zhang Lu, il regista del film cino-coreano Grain in Ear, con la seguente motivazione: "Una storia di frontiera e il ritratto di una donna che lotta con ostinazione per conservare dignità, umanità e speranza. Per se stessa e per il figlio. In un territorio ostile, raccontato in un difficile momento di passaggio verso una modernità che comporta un costo lacerante soprattutto per le minoranze. Il regista rivela uno stile asciutto, sempre allusivo e mai compiaciuto, in particolare nei momenti più drammatici, oltre alla capacità di dare forza espressiva ai personaggi anche minori".


Grain in Ear, "il grano nell'orecchio", presentato a Cannes nella sezione "La semaine de la critique", racconta la storia di Cui Ji, una donna cinese di origini coreane. E' madre, e cresce da sola il proprio bambino, vivendo lontano dalla città natale e vendendo abusivamente kimchi, i sottaceti coreani, sempre sotto rischio e sempre in fuga dai commercianti locali che la inseguono. Kim è un coreano e si innamora di Cui Ji; ma Kim è anche un uomo sposato e il loro amore deve rimanere una cosa nascosta. Un film lirico che sposa volentieri il non-detto con il non-mostrato, in cui le emozioni, attraverso la poetica dell'ellissi, sono costantemente trattenute e protratte a lungo termine.

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Il Premio del Pubblico, riservato alla sezione "Cinema in Piazza", è stato assegnato invece a Kekexili (Mountain PatrolI protettori della montagna), il cui racconto è tratto da una storia vera: Ga Yu, un giornalista di Pechino, è determinato a scoprire la vera storia dei volontari di una pattuglia che proteggeva le antilopi tibetane destinate a essere massacrate dai bracconieri. In cerca della verità, accompagna la pattuglia per quarantamila chilometri quadrati di deserto. Da osservatore distaccato, Ga Yu si sente sempre più coinvolto e realizza che questa non è un semplice pattugliamento ma un viaggio intorno alla vita. Gli occhi di Ga Yu sono testimoni di una battaglia dove il bene e il male non hanno confini.


La giuria del concorso "L'attimo fuggente", premio organizzato dalla Fondazione Pesaro Nuovo Cinema e riservato agli studenti di tutte le scuole italiane (per video a tema libero della durata massima di 3 minuti), composta dal giornalista Paolo Angeletti ("Il Resto del Carlino"), da Gualtiero De Santi (saggista e docente universitario), dal giornalista Alberto Pancrazi (RAI) e da Fiorangelo Pucci (direttore del "Fano International Film Festival"), quest'anno ha premiato all'unanimità i seguenti film: Primo premio a Homo di Giada Foresi (Accademia di Belle Arti di Macerata); Secondo premio a Essi votano di Maurizio Failla (Accademia di Belle Arti di Macerata) e, infine, Terzo Premio a E il cielo può sempre cadere sulle nostre teste di Matteo Antonini (Accademia di Belle Arti di Macerata).


 

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