Animaphix 2023, contemplazione di nuove forme espressive

Il festival alla nona edizione con stili, tecniche e linguaggi diversi racconta un settore, quello dell’animazione, che più di ogni altro mette insieme tradizione ed innovazione. Il nostro percorso

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

Nel campo dell’animazione Animaphix Nuovi Linguaggi Contemporanei Film Festival, giunto alla nona edizione, è quello che si dice “una realtà”. Le cinque sezioni competitive sono espressione di forme e materiali che si ibridano, liquidi digitali e materia analogica, rumori, estasi paradisiache, inquietudini. Probabilmente nulla come l’animazione lascia una così ampia possibilità creativa e nulla si avvicina alle origini del cinema in maniera così evidente, con lo stupore ingenuo della scoperta e un carattere ancora artigianale. Onirico, sprezzante, coraggioso, attraverso le proiezioni compie un viaggio dentro le fantasie degli autori, variazione infinita di stili, tematiche, colori e disastri. Alcuni dei titoli in concorso nella sezione sperimentale sono Telsche, di Sophie Colfer, otto minuti di mare e nuvole, blue e bianco e musica, la parete del cielo, i piedi sulla sabbia e l’ellissi nel mondo subacqueo della coscienza, Arrivée des trains au 21ème siècle, di Akari Sōma, che fa esplodere La Ciotat ed in una minuscola frazione di tempo racchiude un omaggio ed un’innovazione, o un’altra pillola di Tess Martin, Still Life with Woman, Tea and Letter. Lavori veloci ed irriverenti, sintesi di un pensiero ed un’immagine resi dalla rete liquefatti in tanti frammenti che raccontano le nostre vite, i problemi, la guerra, la solitudine, la disperazione.

--------------------------------------------------------------
OFFERTA DI LUGLIO SULLO SHOP DI SENTIERI SELVAGGI!

--------------------------------------------------------------

Love me true di Inés Sedan, nel concorso internazionale, gioca amaramente sulla storia di Laurence che finisce dentro una relazione tossica usando una dating app, tema che trova spazio anche nel lavoro pungente ed ironico di Jenny Jokela Sweet Like Lemons. Coming Out Autistic di Steven Fraser affronta problemi e tabù legati alla sessualità delle persone affette da autismo. Her dress for the Final di Martina Meštrović prende spunto dalla nostalgia del ricordo, parla al tempo con il riflesso di uno specchio dove la vanità sembra avere i minuti contati, Family portrait di Lea Vidakovic del tempo ha il sapore e le sembianze, una casa di bambole piena di segreti e seduzione, noia rarefatta e contegno dentro uno sviluppo spaziale dei materiali che lascia trasparire il peso di un’epoca. E sempre una casa è il centro di Oneluv Varya Yakovleva ma il tono è quello di una home invasion, e la banalità del male è racchiusa in un tratto leggero ed incisivo.

----------------------------
UNICINEMA QUADRIENNALE:SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

Animaphix mette insieme tecniche molto diverse, unite dal discorso produttivo perlopiù accademico o indipendente dei progetti, e budget ovviamente ridotti. Un ostacolo? Forse. Ma non un freno. La vitalità del settore è evidente. Alcune di queste storie hanno un background realistico ed usano l’immagine come rivendicazione. Altre sono un esercizio di stile di sceneggiature eterodosse e distorsioni lessicali o parto mentale senza intermediari, rutilanti, supersoniche, semplici o sofisticate come il bellissimo The Eastern Rain, di Milly Yencken pieno di linee febbrili che germogliano spessi echi vangoghiani, trasgressive come La perra, di Carla Melo Gampert delirante e sensuale opera sulla libido, addolcita di note sentimentali. Il festival offre insomma una panoramica del settore molto ricca, un universo che nella sintesi grafica e sonora mischia modernità e tradizione e grazie alla tecnologia sviluppa soluzioni inedite di comunicazione.
La produzione italiana non fa eccezione, basti pensare a Sweet Dreams/Sogni d’oro di Maria Zilli e Sara Priorelli ad esempio, un piccolo ed ironico revenge movie, o al romantico Clair de lune di Fabio Bozzetto, Diego Zucchi e Bruno Bozzetto che scrivono sulle note di Ludwig van Beethoven delle immagini che ci regalano una notte di poesia dentro un bosco pieno di sorprese.

----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative