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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
Venezia 80 preview – Amor, il nuovo doc di Virginia Eleuteri Serpieri fuori concorso
L’artista sperimentale torna a riflettere sul superamento del lutto in una maniera ancora più profonda rispetto ai lavori precedenti che hanno approcciato la tematica in maniera più criptica
LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI
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Quando vedo Roma vedo mia madre, è così da quando lei è morta
Così esordisce la sinossi di Amor, il documentario di Virginia Eleuteri Serpieri fuori concorso all’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove per la prima volta l’artista di film sperimentali sbarca portando uno dei suoi visionari lavori – questa volta, però, un lungometraggio – riproponendo temi a lei tanto cari: la famiglia, la morte di sua madre Teresa, l’acqua.
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Prodotto da STEFILM (italia) e ERA Film (Lituania) Amor si propone come una riflessione ancora più profonda già iniziata per la regista con The Water’s Tale e My Sister is a Painter. In questi l’argomento familiare e il tema dell’acqua si intrecciano in un racconto intimo e visuale. Anche in questo lavoro Virginia Eleuteri Serpieri si racconta seguendo il suo caro concetto di vedere e ricordare.
L’autrice restituisce allo schermo attraverso un racconto poetico il ricordo della morte di sua madre Teresa. In Amor ella riemerge dalle acque del Tevere – nel quale si è gettata 25 anni fa – e cammina per le strade di Roma. Ma quale Roma? Teresa vede la città attraverso lo specchio delle acque – da qui il titolo Amor – e finisce in un pianeta in cui ognuno si prende cura dell’altro. In cui forse è presente quello che in questa vita le è tanto mancato.
Lo stile sperimentale della regista ricco di collage di immagini suggerisce l’urgenza di ricomporre e tenere insieme attraverso il cinema qualcosa che si è rotto. In questa prospettiva Amor si propone come una riflessione sul superamento del lutto ancora più profonda rispetto ai lavori precedenti che hanno approcciato la tematica in maniera più criptica. Stavolta Virginia Eleuteri Serpieri è pronta a raccontarsi in un lavoro più lungo, più profondo e maturo.
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