Capolavori senza Oscar

L’esclusione dagli Academy Award – che seguiremo in diretta! – di un grande film come Estranei, ci ricorda che non sempre i capolavori vengono premiati. Da Gran Torino a Blade Runner 2049

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Nonostante un’annata interessante, estremamente bilanciata tra titoli amati dalla critica e campioni di incassi al botteghino, l’edizione degli Oscar di quest’anno conta almeno uno scandalo: la totale assenza in ogni categoria di Estranei (All of Us Strangers), di Andrew Haigh. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Taichi Yamada, non è soltanto uno di quei melodrammi senza protezione che piacciono a noi. È un film sulla morte. e sulla solitudine che conferma, come scrive Simone Emiliani nella recensione, quanto l’autore di Weekend sia un “cineasta di cui non si può più fare a meno”. Candidato ai Bafta e agli Independent Spirit Award, Estranei non è riuscito ad avere alcuna nomination agli Academy Award.

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Quello che per la nostra redazione è uno dei migliori film dell’anno, capace di insinuarsi nel subconscio per giorni e giorni dopo la visione, è in realtà in buona compagnia nella storia del cinema. Estranei fa infatti parte della stessa famiglia di Orizzonti di gloria, L’infernale Quinlan, I cancelli del cielo e di altri grandi film che non hanno vinto la statuetta, nè sono riusciti a entrare in nomination come miglior film, tra cui Fà la cosa giusta, Blade Runner, Casinò e il più recente Uncut Gems, con l’esclusione di Adam Sandler nella cinquina degli attori protagonisti che grida ancora vendetta.

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La scorsa notte, mentre il sottoscritto perdeva il sonno su Letterboxd guardando un po’ di classifiche e in particolare quella fatta da Michael Flanagan (il regista horror, sì!) dal titolo “Best-Edited Movies of All Time”, mi sono messo a fare anch’io una lista — ah questa mania di classificare, elencare, catalogare è nata prima o dopo aver letto, venticinque anni fa, Alta fedeltà di Nick Hornby? — e mi sono venuti in mente una serie di film realizzati dopo il 2000 che non solo non hanno vinto l’Oscar, ma non sono stati nemmeno candidati come miglior film. Ci sono titoli straordinari già entrati ampiamente nella storia del cinema, come ad esempio Mulholland Drive di David Lynch, che in una classifica di “Sight and Sound” di alcuni anni fa si classificò al 28° posto tra i film più amati di tutti i tempi, o The Wrestler di Darren Aronofsky, vincitore del Leone d’oro a Venezia.

Questa classifica non poteva non tenere conto del film pietra dello scandalo nel 2008: Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. Se infatti nel 2009 l’Academy decise di cambiare le regole e allargare il numero dei candidati oltre i cinque posti fino a quel momento consentiti, fu in parte a causa della sorprendente esclusione nell’anno precedente del secondo capitolo su Batman diretto da Nolan. L’esclusione del film — forse ancora oggi il migliore tra quelli realizzati dal regista — fu accolta con stupore dalla critica e dal pubblico. Scatenò una protesta sostenuta dalla Warner Bros. nei corridoi di Hollywood e da una solida fanbase su internet che rilanciò una polemica che già da alcuni anni vedeva l’Academy sul banco degli imputati per promuovere, a detta della “bolla del web”, esclusivamente film d’èlite, trascurando i grandi successi di pubblico. L’affaire Nolan cambiò in parte la storia degli Academy. Da allora infatti non solo le candidature per il miglior film aumentarono a un massimo di dieci, ma diversi blockbuster cominciarono ad avere una maggior attenzione nei riconoscimenti. Film come Mad Max Max Fury RoadBlack Panther o Dune Parte I — tutti candidati e vincitori di statuette — avrebbero ricevuto la stessa considerazione qualche anno prima?

Ma torniamo alla lista. Un po’ di getto e un po’ collegialmente sono venuti fuori questi dieci titoli del XXI secolo in ordine cronologico:

  • Mulholland Drive (David Lynch, 2000)
  • Zodiac (David Fincher, 2006)
  • Il cavaliere oscuro (Christopher Nolan, 2008)
  • Gran Torino (Clint Eastwood, 2008)
  • Two Lovers (James Gray, 2008)
  • The Wrestler (Darren Aronofsky, 2008)
  • Contagion (Steven Soderbergh, 2011)
  • Straight Outta Compton (F. Gary Gray, 2015)
  • Blade Runner 2049 (Denis Villeneuve, 2017)
  • Uncut Gems (Safdie Brothers, 2019)

Sono opere dirette da alcuni dei nostri cineasti di riferimento (Eastwood, Gray, Soderbergh). E in alcuni casi si tratta di film arrivati al primo o al secondo posto nelle classifiche annuali della redazione di Sentieri Selvaggi. A ricordarci che gli Oscar possono essere un gioco, ma il cinema e i film qualcosa di più.

(Seguite con noi la notte degli Oscar domenica sera. A partire dalle 23.30!)

 

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