La notte è dei segreti e degli arcani. La prima notte di matrimonio poi è speciale e battezza l’unione delle anime e dei corpi. Valerio ed Eleonora sono nella Love Suite del Grand Hotel, sono appena convolati a nozze, sono felici ed eccitati quando all’improvviso spunta un anello e rovina tutta l’atmosfera. È il regalo che Ester, l’ex di Valerio, ha voluto consegnarli dentro una busta, insieme ad un misterioso assegno. Un escamotage, un pretesto, per azionare una storia che li porterà per strada, e li farà incontrare tutte le persone importanti della loro vita presente e passata, e forse anche futura.

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Organizzato sul modello di Ma nuit di Antoinette Boulat, dove due giovani vagano per le strade di Parigi, con un profilo esistenziale più leggero, Finché notti non ci separi è un urban film romantico, sulle relazioni mai veramente finite e sul bisogno di restare immaturi per non guardare in faccia le sconfitte e rinunciare ai sogni. Ascoltando Django Reinhardt, il fulmine a tre dita, Valerio coltiva il suo, diventare uno scrittore di romanzi gialli, ed intanto lavora come agente immobiliare. E dice di Eleonora che può darti il mondo e poi togliertelo, lei così vitale, mezza matta, energica, tirocinante osteopata ed appassionata disegnatrice di abiti. Se durante il giorno sono soltanto fantasie, con il buio le illusioni prendono vita, resta le paura di sembrare sciocchi e vulnerabili, mentre manca il coraggio di essere onesti con sé stessi. La notte che doveva sancire la loro unione eterna finirà per dividerli, ognuno impegnato ad osservarsi alle spalle verso quei mondi fatti di genitori invadenti ed ex fidanzati, ad osservare gli sbagli, le bugie, i compromessi per avere delle relazioni meno turbolente.

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Dopo il buon esordio con La svolta, Riccardo Antonaroli mostra la capacità di passare da un camuffato gangster movie ad un soggetto sui toni della commedia, ed in questo secondo progetto riesce a gestire bene un cast molto più importante, dai protagonisti Pilar Fogliati e Claudio Colica, ad Ocone e Tirabassi, ed ancora Valeria Bilello, Neva Leoni e Francesco Pannofino. Ad accomunarli il bisogno di rappresentare questi personaggi assorbiti dai tempi che vivono e da un città, Roma, sfondo partecipe dei loro incontri ed i loro amori. Persone di talento, incapaci di gestirlo, inconsapevoli e spaventate, che attraverso gli altri cercano di conoscersi e completarsi, anche se a volte quella realtà li fa sentire distaccati, travolti da un vorticoso trambusto di voci, rumori o inascoltate grida di aiuto. Con questo lungometraggio il regista ottiene una conferma e mostra una maturazione dal punto di vista tecnico (esemplare a riguardo il piano sequenza iniziale), ma il suo cinema resta leggero e popolare, colloquiale quanto un tassista romano crumiro e juventino.

Il ritmo e la musica di Django fanno da contorno ad un copione che affianca alla trama principale delle maschere comiche, e trasforma in difetto veniale il mancato sviluppo di alcune tematiche, tipo l’ebraismo del protagonista, ininfluenti sul risultato finale.

Regia: Riccardo Antonaroli
Interpreti: Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, Giorgio Tirabassi, Lucia Ocone, Francesco Pannofino, Neva Leoni, Claudio Colica, Grazia Schiavo, Armando De Razza
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 85′
Origine: Italia, 2024

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