Venezia 81 preview – il gotico proietta la sua ombra con Pupi Avati

L’Orto Americano chiuderà la Mostra di Venezia, con quello che sembra un deciso ritorno al cinema gotico da parte di Pupi Avati, tratto dal suo romanzo omonimo, e girato in bianco e nero

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Film di chiusura della Mostra del cinema di Venezia numero 81 che avrà luogo dal 28 agosto al 7 settembre, è il nuovo lavoro, fuori concorso, di Pupi Avati.  Il nuovo film è un horror gotico, ambientato nella pianura padana cara al regista, riadattato dal romanzo scritto dallo stesso. L’Orto Americano, appunto, sembra essere un ritorno a quelle atmosfere a cui l’autore ci ha abituati, questa volta in bianco e nero. “Ha un enorme potere evocativo, tantoché mi sarà difficile tornare al colore” afferma lo stesso Avati.

L’Orto Americano racconta di un ragazzo in grado di parlare con i morti attraverso le loro foto, che si innamora di una nurse americana. Dopo anni va nel Mid West per scrivere il suo romanzo, ma da un orto lì vicino arrivano urla strazianti. Per una strana coincidenza, la donna che possiede quell’orto potrebbe essere la madre di quella ragazza e che, a quanto pare, sia morta passando i suoi ultimi giorni sulla sponda del Po.

Ambientazione, personaggi e storia rievocano gli stilemi e i canoni imposti dal gotico sin dai suoi primi giorni. Il continuo contatto con la morte, non più intesa come opposizione alla vita, ma come parte integrante della stessa ne è un esempio lampante. Così anche il protagonista portatore di un potere soprannaturale. La presenza, poi, di questa storia d’amore che valica i confini dei continenti e della vita, aggiunge prepotentemente il senso romantico di cui il gotico si è sempre distinto dagli albori.

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Nel cast Filippo Scotti, l’attrice britannica Rita Tushingham, Armando De Ceccon, Roberto De Francesco, Chiara Caselli, Romano Reggiani, il cantautore Cesare Cremonini, Andrea Roncato e Lodo Guenzi.

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