Dopo il divisivo Aggro Dr1ft, che aveva mosso non poche polemiche alla passata edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, facendo abbandonare la sala a molti spettatori, il regista californiano torna al lido fuori concorso con il suo nuovo lungometraggio, addentrandosi sempre di più in quel territorio conosciuto come post-cinema. Presentato come un thriller interattivo, Baby Invasion è una base d’incontro tra videogame e film: uno sparatutto girato in soggettiva, come lo sono tutti gli FPS, su una home invasion da parte di alcuni mercenari che per nascondere la loro identità usano come avatar volti di neonati.

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Questo grazie a una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale sviluppata dalla EDGLRD, casa di produzione, IP-based studio, e collettivo di artisti, musicisti e registi fondata dallo stesso Korine. Con la EDGLRD il regista di Spring Breakers promuove la produzione di forme alternative di intrattenimento, ripensando il videogioco e spingendo sulla gamification dei film. Come dice lo stesso Korine di Baby Invasion:

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In un certo senso è vicino a un film horror e a uno sparatutto in prima persona, raccontato principalmente attraverso GoPro e filmati di telecamere di sicurezza

Il critico cinematografico e adesso Head of Film Strategy e Development della EDGLRD Eric Kohn dice che Korine sta esplorando nuove tecniche cinematografiche e di distribuzione sviluppate dalla casa di produzione stessa, dichiarando:

Se consideri il botteghino solo come un parametro per il successo dal punto di vista espositivo, stai escludendo altri modi di pensare fuori dagli schemi. Se non si rafforza continuamente l’idea che film e media possano viaggiare ed esistere in contesti diversi, le persone si ritroveranno in una modalità predefinita. In questo momento, il pubblico più giovane non vuole che le proprie opzioni siano limitate

Per comprendere la visione e l’estetica post Spring Breakers di Korine e della EDGLRD basti pensare alla premiere di Aggro Dr1ft a Los Angeles organizzata all’interno dello strip club Crazy Girls e culminata con aftershow e dj set del regista. Stesso concept, in cui il clubbing si fonde col il post-cinema, la Boiler Room di Miami uscita nel famoso canale youtube dove troviamo Korine alla consolle indossare ormai l’immancabile maschera da demone cornuto.

La trama ufficiale del nuovo film di Korine è quella di un innovativo gioco FPS multiplayer che offre un grande realismo. I protagonisti sono mercenari che utilizzano avatar con volti di neonati per celare la loro vera identità. La loro missione consiste nel penetrare nelle residenze dei ricchi e potenti, assicurandosi di non lasciare alcuna traccia. I giocatori devono esplorare ogni angolo nascosto prima che il tempo scada.

Inoltre Korine riguardo ai personaggi del suo nuovo lavoro dice:

Applicheremo inquietanti filtri cartoon. Gli invasori li indosseranno per tutto il tempo, ma poi si potrebbe anche cambiarli man mano che si va avanti

La colonna sonora è stata affidata al producer londinese di musica elettronica Burial.

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