La programmazione di Fuori Orario dall’11 al 17 agosto

Tutti i colori del noir statunitense anni ’40 e ’50 e i viaggi in Italia tra il primo cinema muto, i cibi genuini e il Tirreno.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Domenica 11 agosto dalle 1.15 alle 6.00

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KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

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Fuori Orario cose (mai) viste                                                      

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di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Luciani Turigliatto

presenta

VICOLI BUI, INCUBI NERI – tutti i colori del noir (5)

a cura di Paolo Luciani 

“… la rivista LIFE, allora punto di riferimento della media borghesia, etichettò la tendenza come la profonda predilezione post-bellica di Hollywood per il dramma morboso. Stilisticamente questi film costituiscono uno dei periodi più ricchi del cinema americano. Dapprima film noir designò solo gli adattamenti dalla serie noir, una collana di tascabili nota sotto questo nome per la caratteristica copertina nera.   Come questi, il film noir  aveva origine nella letteratura pre-bellica, ma delineava le realtà del crimine post-bellico.  Gli storici ed i sociologi non troveranno quasi nessun rapporto tra la mala descritta nei film noir  – non esattamente una classe, un gruppo o un ambiente – e gli avvenimenti che segnarono il crimine  americano dall’esecuzione di legale di Lepke Buchalter nel 1944 all’assassinio da gang di Bugs Malone.

Nessun criminale realmente esistito fu rappresentato in film americani da LO STERMINATORE del 1945 a BABY FACE NELSON (FACCIA D’ANGELO, 1957), all’incirca il periodo di splendore del film noir: “…non sarà mai approvato nessun film che tratti della vita di un noto criminale di tempi recenti che usi il nome, il soprannome o altro di tale noto criminale nel film, né sarà approvato un film basato sulla vita di questo noto criminale a meno che il personaggio mostrato nel film non sia punito per i  crimini, parimenti mostrati nel film, da lui compiuti”

La logica alternativa al gangster – film maschilista e violento era il thriller psicologico, di solito centrato su una protagonista depravata. Il secondo tipo di film diventò una tendenza che esplose nel periodo post-bellico e fornì titoli di film noir.

Qualche osservatore straniero, come Ado Kyrou, vide in questa nuova esplosione di misoginia un’espressione del risentimento verso le donne, una reazione ai quattro anni di idealizzazione della guerra, durante i quali alle donne erano consentiti due soli ruoli, la moglie in attesa o la ragazza nubile che faceva la sua parte nel grande sforzo bellico.

Ma non c’era di più. La guerra e le sue conseguenze psicologiche contribuirono a rendere popolari la teoria ed il linguaggio freudiano. Un interesse crescente per la psicoanalisi fornì ai registi un nuovo approccio su tutto quello che il Codice reputava discutibile. Per trattare di argomenti proibiti la migliore cosa era far deviare il comportamento sessuale verso un comportamento criminale, che era più facile da giustificare agli occhi del Codice.

Secondo questa logica, un criminale che andava verso il suo destino poteva indulgere ad atti sessualmente illeciti, dato che comunque era predestinato e la punizione per un atto criminale implicava la punizione per un atto sessuale inaccettabile.

Prendiamo ad esempio un film noir minore, ma tipico, PERFIDO INGANNO (BORN TO KILL, 1947), in cui il motivo centrale era costituito dal desiderio frustrato della protagonista per un assassino e i personaggi secondari costituivano un campionario di depravazione.

… uno Studio di produzione più modesto come quello della RKO-Radio era disponibile alla sperimentazione delle aree scure per nascondere i limiti di un set modesto e per mascherarne la ripetitività. Il film noir venne più naturale alla RKO e le prime impressioni nere erano avvincenti nei primi film minori come LO SCONOSCIUTO DEL TERZO PIANO,  IL BACIO DELLA PANTERA, LA SETTIMA VITTIMA, cui il tema unificante sembra essere il terrore e l’ossessione. (da Carlos Clarens, GIUNGLE AMERICANE, 1980)

HAI SEMPRE MENTITO

(A Woman’s Secret, Usa, 1949, b/n, dur,. 84’, v.o. sott. it.)

Regia: Nicholas Ray

Con: Maureen O’Hara, Gloria Grahame, Melvyn Douglas, Victor Jory

Susan, una famosa cantante radiofonica, subisce un tentativo di omicidio. Una sua amica, Marion, cantante anche lei, si accusa del tentativo di ucciderla, confessandolo alla polizia. Ma Luke, un pianista amico di tutte e due le donne, non crede alle sue parole e decide di indagare in proprio….

SEDUZIONE MORTALE

(Angel face, Usa, 1952, b/n, dur., 88′)

Regia: Otto Preminger

Con: Robert Mitchum, Jean Simmons, Mona Freeman, Herbert Marshall, Leon Ames, Barbara O’Neil

La ricca e viziata Diane irretisce Frank, autista di ambulanza. L’iniziale amicizia si trasforma via via in una passione che allontana Fran prima dalla sua fidanzata, poi dal suo lavoro; non solo, il giovane è progressivamente coinvolto nei torbidi legami della famiglia di Diane, con tanto di morti misteriose. Una delle più inquietanti figure di  dark lady del cinema noir, questa volta declinata in tutte le sue ossessioni profonde.

IL SEGRETO DEL MEDAGLIONE 

(The locket, Usa, 1946, b/n, dur., 82’)

Regia: John Brahm

Con: Robert Mitchum, Laraine Day, Brian Aherne, Gene Raymond

Un incastro di flashback per uno dei più inquietanti noir subito dopo la fine della guerra; all’indomani del suo matrimonio, il dottor Blair mette in guardia il futuro sposo, John Willis, dalle turbe psichiche che fanno della sua fidanzata, Nancy, una cleptomane e forse anche una assassina. Willis, non crede al  dettagliato racconto del medico e decide di sposarsi comunque. Un ricordo dal passato fa precipitare drammaticamente la situazione…

 

Venerdì 16 agosto dalle 0.30 alle 6.00

VIAGGI IN ITALIA (1)

a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto

GRAN TOUR ITALIANO – PRIMA PARTE

Film dei primi anni del Novecento

(Id, b/n, inizio’900, muto con accompagnamento al pianoforte, dur., 100’ ca)

Una collezione realizzata dalla Cineteca di Bologna, a cura di Andrea Meneghelli

Accompagnamento musicale al pianoforte composto ed eseguito da: Daniele Furlati

Oltre un secolo fa, frotte di cineoperatori italiani e non attraversano l’Italia in lungo e in largo per filmare paesaggi, borghi, città, eventi, fabbriche, usi e costumi del nostro paese, a beneficio di una categoria tutta nuova, gli spettatori cinematografici di tutto il mondo.

Negli anni la Cineteca di Bologna ha ritrovato e restaurato un buon numero di “piccoli film” che documentano l’Italia di oltre un secolo fa. Altre cineteche, italiane e straniere, hanno parallelamente reso possibili altri ritrovamenti e restauri. Queste opere riportate alla luce hanno cominciato a formare un corpus importante, in grado di costituire una mappa piuttosto esaustiva del territorio nazionale italiano. Un viaggio nello spazio e nel tempo, toccando centinaia di luoghi. Catania, Monreale, Palermo, Messina, il golfo di Salerno, Amalfi, la grotta Azzurra, Pompei, Napoli e il Vesuvio, la festa dei gigli a Nola, le paludi Pontine, Roma e le sue fontane, l’Abruzzo, le cascate di Terni, il Palio di Siena, le vedute di Firenze, l’industria dei marmi a Carrara, Bologna, le bellezze liguri, l’industria della Fiat, Milano e i navigli, il lago di Como, i pizzi di Venezia, la laguna e le sue gondole sono solo alcuni dei luoghi, le tradizioni e i modi di vita che questi film ci restituiscono dal tempo passato. L’Italia come non l’abbiamo mai vista, sospesa tra Ottocento e modernità, nelle immagini antiche e rare che sono sopravvissute. Un Grand Tour, un viaggio di piacere, certo, ma che ci aiuta anche a capire meglio il paese di oggi.

Scrive il curatore Andrea Meneghelli: «Tante pellicole restano ancora da scoprire e da salvare, ma ci sembrava arrivato il momento di tirare una sorta di bilancio del lavoro fin qui svolto. Dopo una selezione tribolata (e giocoforza discutibile, come ogni selezione), siamo arrivati a programmare un viaggio in sessantuno tappe, dove speriamo ci si possa perdere e ritrovare».

Il lavoro di ricerca e di ritrovamento continua…

ALLA RICERCA DEI CIBI GENUINI – VIAGGIO NELLA VALLE DEL PO

Prima puntata: Tra pesce e cardi

Seconda puntata: Le specialità di Cherasco

Terza puntata: I vini del Piemonte

Quarta puntata: Il vermut

Quinta puntata: Vino, pesce e riso

Sesta puntata: Il panettone

Settima puntata: La produzione del latte

Ottava puntata: Tra mostarda e carni… inusuali

Undicesima puntata: Le specialità dell’Emilia Romagna

(Id., Italia, 1957, b/n, durata totale 304’ circa)

Regia e conduzione: Mario Soldati

Andato in onda tra dicembre 1957 e gennaio 1958 in 12 puntate, il viaggio di Mario Soldati seguendo il Po è una delle prime inchieste Rai di sempre. Soldati parte “alla ricerca dei cibi genuini” ma chiaramente i cibi e il vino sono il punto di partenza per esplorare non solo i luoghi attraversati dal “viaggiatore” ma tutta una cultura che solo pochi anni più tardi sarà completamente sconvolta e sepolta dal boom industriale. Come nel successivo Viaggio lungo il Tirreno fatto con Cesare Zavattini  Soldati incontra un’umanità varia e lascia emergere la letteratura e gli scrittori, in  una testimonianza  preziosa e affascinante di un’Italia che non c’è più.

 

Sabato 17 agosto dalle 2.05 alle 6.30

VIAGGI IN ITALIA (2)

a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto

GRAN TOUR ITALIANO – SECONDA PARTE

Film dei primi anni del Novecento

(Id, b/n, inizio’900, muto con accompagnamento al pianoforte, dur., 100’ ca)

Una collezione realizzata dalla Cineteca di Bologna, a cura di Andrea Meneghelli

Accompagnamento musicale al pianoforte composto ed eseguito da: Daniele Furlati

Oltre un secolo fa, frotte di cineoperatori italiani e non attraversano l’Italia in lungo e in largo per filmare paesaggi, borghi, città, eventi, fabbriche, usi e costumi del nostro paese, a beneficio di una categoria tutta nuova, gli spettatori cinematografici di tutto il mondo.

Negli anni la Cineteca di Bologna ha ritrovato e restaurato un buon numero di “piccoli film” che documentano l’Italia di oltre un secolo fa. Altre cineteche, italiane e straniere, hanno parallelamente reso possibili altri ritrovamenti e restauri. Queste opere riportate alla luce hanno cominciato a formare un corpus importante, in grado di costituire una mappa piuttosto esaustiva del territorio nazionale italiano. Un viaggio nello spazio e nel tempo, toccando centinaia di luoghi. Catania, Monreale, Palermo, Messina, il golfo di Salerno, Amalfi, la grotta Azzurra, Pompei, Napoli e il Vesuvio, la festa dei gigli a Nola, le paludi Pontine, Roma e le sue fontane, l’Abruzzo, le cascate di Terni, il Palio di Siena, le vedute di Firenze, l’industria dei marmi a Carrara, Bologna, le bellezze liguri, l’industria della Fiat, Milano e i navigli, il lago di Como, i pizzi di Venezia, la laguna e le sue gondole sono solo alcuni dei luoghi, le tradizioni e i modi di vita che questi film ci restituiscono dal tempo passato. L’Italia come non l’abbiamo mai vista, sospesa tra Ottocento e modernità, nelle immagini antiche e rare che sono sopravvissute. Un Grand Tour, un viaggio di piacere, certo, ma che ci aiuta anche a capire meglio il paese di oggi.

Scrive il curatore Andrea Meneghelli: «Tante pellicole restano ancora da scoprire e da salvare, ma ci sembrava arrivato il momento di tirare una sorta di bilancio del lavoro fin qui svolto. Dopo una selezione tribolata (e giocoforza discutibile, come ogni selezione), siamo arrivati a programmare un viaggio in sessantuno tappe, dove speriamo ci si possa perdere e ritrovare».

Il lavoro di ricerca e di ritrovamento continua…

CHI LEGGE? VIAGGIO LUNGO IL TIRRENO

1° puntata: Amici siciliani

2° puntata: Un altro ferry boat

3° puntata: Gli scogli delle sirene

4° puntata: Capriccio napoletano

5° puntata: Maremma trenta secoli

6° puntata: Il nido dell’aquila

7° puntata: Libro e libertà

 8° puntata: Il cantiere

(Italia, 1960, b/n, durata totale 265’ca)

Di: Mario Soldati e Cesare Zavattini

Viaggio/inchiesta che ripercorre all’inverso il viaggio dei Mille lungo le coste del Tirreno, ideato da Zavattini con Mario Soldati che firma la regia e conduce in prima persona. Diviso in otto puntate in cui Soldati incontra persone diverse, lavoratori, intellettuali, emarginati per chiedere cosa leggono e che rapporto hanno con i libri.

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