Pablo Larraín è un habitué del Festival di Venezia. Fresco di vittoria per la migliore sceneggiatura con El Conde alla scorsa edizione, presenta ora il suo personale ritratto di Maria Callas.

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Il regista cileno, alla sua sesta apparizione al Lido, propone per questa 81° edizione della Mostra del Cinema di Venezia un biopic al femminile. In concorso.

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Dopo il successo di Jackie (2016) e Spencer (2021), Larraín continua nella costruzione del suo personale almanacco delle celebrità contemporanee e racconta Maria, la più grande cantante lirica di tutti i tempi.

Come per Jackie Kennedy, interpretata da Natalie Portman, e Diana Spencer, per cui Larraín scelse Kristen Stewart; a interpretare la Callas sarà una delle attrici più riconoscibili al mondo: Angelina Jolie. E se le performance citate valsero la candidatura agli Oscar per le due attrici, chissà che Maria non possa regalare la prima statuetta come attrice protagonista alla Jolie, a 25 anni dal premio come miglior attrice non protagonista per Girl Interrupted.

Larraín si è detto molto contento di unire due delle sue più grandi passioni: il cinema e l’opera. Per questo, il film, sebbene si concentri sull’ultimo periodo di vita della “Diva”, si annuncia ricco di rievocazioni e reminiscenze. Ad affiancare Angelina Jolie ci saranno gli italiani Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino, con quest’ultima nelle vesti della sorella della protagonista. Spiccano altri attori di rilievo quali Kodi Smit-McPhee e Haluk Bilginer, che interpreterà Aristotele Onassis, il magnate greco delle spedizioni, nonché amante violento della Callas, a cui spezzerà il cuore per sposare Jacqueline Kennedy.

È bene sottolineare il ritorno di Steven Knight come sceneggiatore per Pablo Larraín. Questa è la loro seconda collaborazione dopo Spencer, che proprio al Festival del 2021 era stato molto apprezzato dal pubblico.

Come quella di Lady D, anche la storia di Maria Callas è inquieta e tormentata. Sembra quindi materiale perfetto per la scrittura evocativa di Knight e la regia intima e introspettiva di Larraín.

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