È morto Alain Delon

Uno dei più celebri attori francesi di tutti i tempi ci ha lasciato oggi a 88 anni. Ripercorriamo alcuni dei suoi più importanti personaggi belli e dannati, misteriosi, solitari nella nostra top 10.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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“Contrariamente a quanto dicono le persone, non sono un attore difficile. Lo sono con gli imbecilli, quelli indecisi, che non sanno dove mettere la macchina da presa e allora mi innervosisco”. Così Alain Delon parlava del suo rapporto con i registi in occasione del 65° Festival di Locarno quando ha ricevuto il Pardo alla Carriera nel 2012. L’attore francese, tra le più importanti star del cinema mondiale soprattutto negli anni ’60 e ’70, è morto oggi a Douchy, un piccolo comune della Loira, a 88 anni.

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Considerato, assieme a Jean Gabin e al suo rivale di sempre Jean-Paul Belmondo, tra i più importanti attori francesi di tutti i tempi, ha iniziato la sua carriera cinematografica dubuttando in Godot (1957) di Yves Allegret ma si è fatto conoscere con il personaggio di Tom Ripley che uccide in Italia un giovane americano pieno di soldi e ne assume l’identità in Delitto in pieno sole (1960) di René Clement che lo dirigerà anche in Che gioia vivere (1961), Crisantemi per un delitto (1964) e Parigi brucia? (1966). In quel film viene notato da Luchino Visconti che lo vuole per il ruolo di Rocco in Rocco e i suoi fratelli (1960) e, successivamente, per quello di Tancredi in Il Gattopardo (1963). Oltre a Visconti Delon ci saranno altre tre importantissime collaborazioni con il cinema italiano. La prima è con Michelangelo Antonioni in L’eclisse (1962) in cui interpreta un cinico agente di cambio, il secondo con Valerio Zurlini in La prima notte di quiete (1972) nei panni di un disincantato e malinconico professore di lettere, la terza con Duccio Tessaro con i personaggi di Tony Arzenta e Zorro nei due film girati nel 1973 e nel 1975.

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Emergono così le due anime dei film con Delon. Da una parte ci sono figure ‘belle e dannate’, misteriose e solitarie. Dall’altra invece poliziotti, criminali e anche avventurieri in cui può mettere in gioco la sua elegante fisicità come in Il tulipano nero (1964) di Christian-Jacque oppure la sua rabbia tormentata soprattutto nei film diretti da Jean-Pierre Melville in alcuni dei più bei polar di tutta la storia del cinema francese dove lascia un’impronta riconoscibile per sempre con i personaggi del killer solitario in Frank Costello faccia d’angelo (1967), il rapinatore di I senza nome (1970) che con altri due malviventi tenta il colpo grosso in una gioielleria e il commissario Coleman in Notte sulla città (1972), ultimo film diretto dal regista francese. Oltre a Melville Delon diventerà l’icona di alcuni dei più importanti polar francesi degli anni ’70 come quelli diretti da Jacques Deray come Borsalino (1970) in cui è il gangster Roch Siffredi, Flic Story (1976) dove interpreta l’ispettore Borniche e La gang del parigino (1977) nei panni del criminale Pierre Loutrel detto ‘Pierrot le fou’, José Giovanni (Due contro la città, 1973, in cui fa coppia con Gabin; Lo zingaro, 1975), Henry Verneuil (Il clan dei siciliani, 1969), Georges Lautner (Esecutore oltre la legge, 1974), Pierre Granier-Deferre (L’evaso, 1971) e Alain Jessua (L’uomo che uccideva a sangue freddo, 1973). Sempre Deray gli ha costruito uno dei ruoli più sensuali e inquieti in un film dalle atmosfere noir come La piscina (1969) dove ha fatto coppia con Romy Schneider con cui ha avuto un’intensa e tormentata relazione sentimentale iniziata da quando si sono conosciuti sul set di L’amante pura (1958) di Pierre Gaspard-Huit.

Tra le altre importanti collaborazioni della sua carriera ci sono quella con Mark Robson (Nè onore, né gloria, 1965), Julien Duvivier in Le tentazioni quotidiane (1962) e Diabolicamente tua (1967) in cui interpreta un uomo che, dopo essere uscito dal coma dopo un incidente stradale, si ritrova senza memoria e con una nuova identità, Joseph Losey (L’assassinio di Trotsky, 1972; Mr. Klein, 1976), Volker Schlöndorff (Un amore di Swann, 1984) e Jean-Luc Godard in Nouvelle vague (1990).

Come regista fa firmato due gialli/thriller, Per la pelle di un poliziotto (1981) e Braccato (1983) che ha anche interpretato come protagonista. Rispetto alla sua carriera ha avuto pochi riconoscimenti. Oltre alla candidatura ai Golden Globes per Il gattopardo, ha vinto un César per Notre histoire (1984) di Bertrand Blier, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino nel 1995, il già citato Pardo alla carriera al Festival di Locarno e la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes nel 2019.

 

Nei prossimi giorni pubblicheremo un profilo approfondito su Alain Delon

 

LA NOSTRA TOP 10 (la classifica dei nostri preferiti)

 

  1. La prima notte di quiete (1972)

 

 

2. Frank Costello faccia d’angelo (1967)

 

3. Rocco e i suoi fratelli (1960)

https://www.youtube.com/watch?v=2bsgbx-UPjg&t=52s

 

4. Borsalino (1970)

 

5. Il gattopardo (1963)

 

6. Notte sulla città (1972)

 

7. La piscina (1969)

 

8. Diabolicamente tua (1967)

 

9. Mr. Klein (1976)

 

10. Due contro la città (1973)

 

 

 

 

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