Venezia 81. Broken Rage: Incontro con Takeshi Kitano e il cast.

Il maestro nipponico ha raccontato le motivazioni e le circostanze che lo hanno spinto a realizzare Broken Rage, un lavoro a metà tra la violenza e l’ironia tanto care a Kitano. Fuori concorso.

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L’ultima volta di Takeshi Kitano a Venezia risale al 2017, quando alla settantaquattresima edizione della mostra presentò il suo Outrage Coda, thriller poliziesco che concludeva la trilogia composta da Outrage e Outrage Beyond.

Anche oggi, come allora, Broken Rage – l’ultimo lavoro scritto, diretto e interpretato – viene presentato alla mostra fuori concorso. Stavolta però ai toni dell’action poliziesco si aggiungeranno quelli della commedia, in un coeso lungometraggio di sessantadue minuti che ridisegna le coordinate del genere grazie a quel mélange di violenza e (auto)ironia tanto caro al maestro Beat Takeshi.

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Ma Broken Rage si rivela un’opera pioneristica già nella sua genesi distributiva, dal momento che per la prima volta un film giapponese prodotto per un servizio streaming – prodotto da Amazon MGM Studios, sarà disponibile su Prime Video nel 2025 – viene incluso nella selezione ufficiale della prestigiosa kermesse internazionale.

Oggi pomeriggio alla conferenza stampa del film Kitano ha risposto proprio di questa novità: “Inizialmente ho avuto la richiesta da Amazon di creare un’opera per loro. Ero a cuor leggero perché pensavo di fare un film non destinato per una sala grande ma per far divertire gli spettatori in salotto davanti alla tv. Ma non immaginavo che avrei partecipato a un festival come questo, quindi forse potevo fare meglio, lavorare più seriamente”.

Esordisce così il maestro Kitano, con la sua solita sardonica ironia, accompagnato dagli altri due attori del film Nao Ômori e Tadanobu Asano, a cui viene chiesto di parlare delle sensazioni provate nel condividere il set con il regista.

“Quando giriamo – confessa Ômori – la tensione è diversa rispetto a quella provata con altri registi. Con Kitano cominciamo subito a girare, anche senza troppa preparazione. Per questo si respira una bella tensione”.

“Con Kitano – ha aggiunto Asano – ho lavorato anche in Zatōichi e Kubi, ma questo film è diverso, perché abbiamo lavorato tanto per esprimere quell’umorismo che potesse far divertire il pubblico”.

Poi il focus torna subito sul cineasta, a cui viene chiesto quale sia la lezione appresa dall’esperienza e dal contatto con il pubblico internazionale.

“Io ho iniziato facendo lo stand-up comedian – risponde Kitano – poi solo dopo ho fatto il regista. Però nella società giapponese questo tipo di carriera non è ben visto. Quindi spesso le mie opere non erano ben viste nel mio paese. Ho ricevuto un responso più positivo sicuramente in Europa. Partecipare ai festival internazionali mi ha fatto percepire questa differenza tra il Giappone e l’estero, dove ho iniziato ad avere un successo che poi è stato importato in Giappone”.

Seguono domande e curiosità legate al nuovo film, diviso in due sezioni, dalla durata di una sola ora che cambia il suo tono a metà. A tal proposito spiega Kitano: “Un film parodia deve avere sempre una storia originale famosa a cui riferirsi per essere riconosciuto. Io volevo creare una storia di base che è quella che si vede nella prima parte per poi farne la parodia stessa nella seconda. Ho pensato “la prima parte annoierà ma la seconda farà divertire”. L’idea era questa però il film è venuto troppo corto e questo è stato un errore. Forse tra le mie opere questo Broken Rage è stato un fallimento”.

Chiosa così Kitano tra il serio e il faceto prima di accennare al modo in cui violenza e umorismo dialoghino nel suo cinema. “Sia violenza che commedia – spiega – rispondono ai nostri sentimenti. La violenza è qualcosa di fisico che procura dolore anche mentalmente. La commedia fa la stessa cosa quando ci fa ridere e coinvolge anche il nostro corpo. Quindi sono unite e integrate. La sfida è come esprimere queste due cose molto diverse, nel cinema e nelle arti in generale”.

Assist perfetto del maestro per la domanda circa la natura della commedia e della parodia nel 2024.

“Amore e violenza hanno sempre due lati simili. Amore ha un lato triste che spesso può causare la violenza. Sono sentimenti che coesistono. Da situazioni tristi nasce la commedia, il far ridere”.

La conferenza si conclude con una domanda rivolta a regista e interpreti, quando una giornalista chiede loro cosa li abbia divertiti a girare il film. “Ogni giorno era divertente lavorare con loro – inizia Ômori – e stare con Takeshi a cui volevo far vedere io stesso il mio lato comico”. Poi, continua Asano: “Solo leggendo la sceneggiatura mi sono divertito, puoi immaginare cosa succedeva sul set”, ha commentato divertito l’attore.

Infine, la risposa di Kitano è una confessione e insieme un avvertimento sui suoi due stimati interpreti: “Per me la cosa importante è avere sempre una storia fresca. Bisogna fare tutto come se fosse la prima volta, altrimenti non riusciremo a far ridere lo spettatore. Ômori e Asano sono due bravissimi attori che saranno sicuramente rappresentativi del cinema giapponese. Quindi mi raccomando, ricordatevi di loro due”.

Tra le risate e l’ammirazione prende corpo l’assalto all’autografo del maestro Kitano che fa da epilogo alla conferenza stampa del suo Broken Rage.

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