È morto Kris Kristofferson

L’attore americano e leggenda della country music si è spento all’età di 88 anni. Una carriera divisa tra musica e cinema, da Cimino a Peckinpah è stato uno dei volti della New Hollywood

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È morto all’età di 88 anni nella sua casa a Maui, Hawaii, l’attore e leggenda della musica country Kris Kristofferson. “È con il cuore pesante che condividiamo la notizia che nostro marito/padre/nonno, Kris Kristofferson, è mancato serenamente sabato 28 settembre a casa. Siamo tutti così fortunati per il tempo trascorso con lui”, ha dichiarato la famiglia; “Grazie per averlo amato per tutti questi anni e quando vedete un arcobaleno, sappiate che ci sta sorridendo dall’alto”.

Figlio di un ufficiale dell’aviazione americana, intraprese la carriera universitaria laureandosi al Pomona College in California e frequentando la Oxford University in Inghilterra grazie alla Rhodes Scholarship, per poi tornare negli Stati Uniti arruolandosi nell’esercito e diventando pilota di elicotteri. La carriera militare durò poco e nel 1965 Kristofferson si trasferì a Nashville diventando uno dei più illustri autori di musica country  scrivendo per musicisti del calibro di Ray Stevens, Bobby Bare, Roger Miller e Waylon Jennings e realizzando hit come Help Me Make It Through the Night e For the Good Times. Il successo arrivò quando Johnny Cash registrò la sua Sunday Mornin’ Comin’ Down, facendolo conoscere all’intera nazione americana. Gli venne affibbiato il personaggio del fuorilegge del country, anche a causa dei problemi con l’alcol ed ebbe una relazione con Janis Joplin per cui scrisse, prima della tragica morte della cantante, la famosa Me and Bobby McGee. 

Parallelamente alla musica, Kristofferson divenne uno dei volti della New Hollywood. Nel 1971 iniziò iniziò a muovere i primi passi nel cinema grazie a Dennis Hopper che lo volle per Fuga da Hollywood, per poi recitare nel film di Martin Scorsese Alice non abita più qui. Volto scavato da una vita di eccessi, è stato uno dei protagonisti del cinema di Sam Peckinpah per il quale interpretò il fuorilegge Billy The Kid insiema a James Coburn nel famoso Pat Garrett e Billy Kid, e il camionista solitario Martin “Rubber Duck” Penwald nel cult Convoy. Nel 1976 Recitò iniseme a Barbra Streisand in È nata una stella, secondo remake in chiave rock del film omonimo del 1937 di William A. Wellman. All’apice della sua carriera cinematografica prese parte al film di Michael Cimino I Cancelli del Cielofilm che a causa dei suoi costi elevati fece fallire la United Artists, mettendo anche simbolicamente fine alla New Hollywood. Negli anni ’80 e ’90 prese parte ad altri ad altri film come Stati di alterazione progressiva di Alan Rudolph e Millennium di Michael Anderson. In seguito diventò uno dei volti della trilogia di Blade e fu diretto da Tim Burton nel suo Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie.

Ricordiamo l’attore e musicista con la nostra top 5:

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Pat Garrett e Billy Kid regia di Sam Peckinpah (1973)

Alice non abita più qui regia di Martin Scorsese (1974)

È nata una stella regia di Frank Pierson (1976)

I cancelli del cielo regia di Michael Cimino (1980)

Blade regia di Stephen Norrington (1998)

 

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