PerSo 2024. Vincono Carvalho e Ortega, primo regista indigeno

Ernesto de Carvalho e Ariel Kuaray Ortega si aggiudicano il premio principale della decima edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival con un documentario sulla comunità Mbyá Guaraní

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A Transformação de Canuto di Ernesto de Carvalho e Ariel Kuaray Ortega trionfa alla Decima edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival, festival internazionale di cinema documentario. Al PostModernissimo di Perugia, Caterina Fiocchetti e Giulia Zeetti hanno condotto la cerimonia di premiazione, proclamando i vincitori di tutte le categorie di concorso.

Il premio principale, quindi, va al film brasiliano che riflette su colonizzazione, disboscamento e sull’avidità dell’uomo bianco. Transformação de Canuto per la prima volta racconta la situazione dell’Amazzonia dal punto di vista degli indigeni, affidando ad essi la totale narrazione. Infatti, il film è stato realizzato da Ariel Kuaray Ortega, primo regista indigeno e leader Mbyá Guaraní (gruppo etnico indigeno del Brasile, del Paraguay e dell’Argentina) e da Ernesto de Carvalho che, oltre ad essere un fotografo, cineasta e montatore brasiliano, collabora con la comunità Mbyá Guaraní da oltre quindici anni attraverso il progetto “Vídeo nas Aldeias”.

“Abbiamo realizzato questo film con l’intenzione di portare lo spettatore in un viaggio con noi. Il viaggio attraversa le frontiere: Brasile/Argentina, fiction/documentario, umano/animale, persona/personaggio.” commentano i registi. Aggiungendo: “Troviamo, nell’atto stesso del filmare, elementi chiave che ci aiutano a capire cosa significa questa trasformazione. E con ciò ci avviciniamo al dramma di raccontare quella storia, con la forte complicità dell’intera comunità Mbyá-Guarani che ha vissuto gli eventi narrati, decenni fa.” Lungo questo viaggio, incontriamo un attore bambino che incarna perfettamente il suo ruolo e la storia coloniale di violenza che attraversa questa società rimodellando le vite di tutte le persone coinvolte.

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Transformação de Canuto si aggiudica l’Award in questa Decima edizione che ha visto la partecipazione di lavori provenienti da 22 Paesi, tra cui 13 in anteprima italiana o mondiale. La giuria ufficiale 2024, che ha decretato tutti i vincitori, è composta da: Maria Bonsanti, vicedirettrice del Centro Sperimentale di Cinematografia; Alessandro Rossetto, considerato uno dei maggiori documentaristi europei (Il Fuoco di Napoli, Bibione Bye Bye One); Emiliano Morreale docente di Storia del cinema e critico cinematografico de “La Repubblica”.

 

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