17/10/2005 – Cinema in crisi negli USA

Sempre meno pubblico affolla le sale americane. Ecco i dati di una recente ricerca

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E' crisi per le sale americane! Secondo uno studio dell'istituto di ricerche online OTX (Online Testing Exchange), quest'anno il pubblico che ha affollato i cinema negli Stati Uniti è stato inferiore del 10% rispetto alla scorsa stagione. Deludente soprattutto il risultato del periodo estivo: a fronte dei successi di Star Wars episodio III, de La guerra dei mondi e di Batman begins, sono stati scarsi gli incassi di altre grandi produzioni come The Island, I fratelli Grimm e XXX2, tutti e tre al di sotto dei 40 milioni di dollari, quasi la metà del loro costo di produzione. A venir meno è stato soprattutto il pubblico dei giovani, quello tra i 13 e i 25 anni, solitamente il più assiduo frequentatore di cinema: la percentuale rispetto allo scorso anno si è abbassata del 24%. Secondo l'OTX, tra i fattori che hanno contribuito alla crisi, va innanzi tutto annoverato l'aumento del costo della vita. Il rialzo dei prezzi, non solo dei generi di prima necessità, ma anche di altri beni e servizi (l'OTX parla anche dell'aumento dei costi per baby sitters) ha avuto un ruolo determinante nell'allontanare il pubblico dalle sale; a ciò va aggiunto il fatto che il prezzo di biglietti in media è aumentato dai 6,03$ dello scorso anno agli attuali 6,25$. "La percezione dei consumatori è che andare a vedere un film è diventato troppo caro", secondo l'OTX. In compenso, come un circolo vizioso, l'aumento dei biglietti ha favorito la diffusione dell'home video e dei DVD in particolare, diffusione che ancor più sfavorisce le sale cinematografiche. Se si pensa, poi, che negli Stati Uniti il tempo medio d'attesa per l'uscita di un film in DVD è di soli quattro mesi (molto più bassa rispetto alla media europea), ben si comprende come l'entità dei danni sia ancora maggiore. Ma secondo l'OTX non sono solo i fattori economici a causare la disaffezione del pubblico per i cinema. Dai risultati delle interviste ai giovani tra i 13 e 24 anni, emerge sempre di più l'interesse per internet e il digital entertainment: secondo i dati dell'istituto di ricerca, durante il fine settimana, il 62% dei giovani naviga regolarmente in internet, il 53% occupa il suo tempo nelle chat e più del 50% si dedica ai videogiochi. Comunque sia, se la tendenza rimarrà costante fino alla fine dell'anno, questa sarà la terza stagione consecutiva di flessione per gli incassi al box-office, dopo il 3,5% in meno del 2003 e l'1,1% dello scorso anno. Intanto, c'è da dire che lo scorso fine settimana, in testa ai botteghini si piazzato il lungometraggio di animazione digitale Wallace & Gromit: The Curse of the Were-Rabbit con 16,1 milioni di dollari incassati. Al secondo posto, tiene ancora bene il film con Jodie Foster Flightplan (10,8 M$, oltre 60 milioni dall'uscita). Esordio al terzo posto per Cameron Diaz, protagonista di In Her Shoes, che porta a casa 10 milioni di dollari, mentre il nuovo film con Al Pacino, Two for the Money, si piazza a ridosso del podio con 8 milioni.

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