DVD – "L'uomo in più" di Paolo Sorrentino
Parabola doppia che descrive improvvise voragini esistenziali calando le categorie universali del "Doppio" e della "Caduta" in uno spazio temporale preciso: gli avidi anni '80 all'italiana, gigantesco palcoscenico di scalate vertiginose e clamorosi voli nel baratro. In un buon DVD da Medusa.
Titolo originale: id.
Anno: 2001
Durata:
Distribuzione: Medusa
Genere: Drammatico
Cast: Toni Servillo, Andrea Renzi, Ninni Bruschetta, Nello Mascia, Angela Goodwin
Regia: Paolo Sorrentino
Formato DVD/Video: 16/9
Audio: Stereo (italiano)
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Intervista al regista, Scene tagliate, Trailer, Cast
Sorrentino intreccia simmetricamente due storie di fallimenti e riscatti mancati: due uomini in balìa delle proprie debolezze e ostaggio di un consorzio umano spietato. Due uomini che percorrono – inconsapevolmente paralleli – traiettorie lontane eppure perfettamente sovrapponibili nella loro banalissima tragicità. Film profondamente fatalista, con i personaggi consegnati ad una sorte che pare dettar loro comportamenti e decisioni. Arrivano in cima al mondo e il destino li spinge giù: la picchiata li vede fianco a fianco, in una valanga geometricamente rovinosa che trascina entrambi a valle. Si incrociano soltanto sul fondo. Reagiscono in modo diverso. Tutto il racconto è costruito sul rapporto tra inabissamento ed emersione frustrata. E le immagini riflettono lo stesso schema. Pensate a qualcosa che scivola, lentamente, in acqua: L'uomo in più è esattamente quello scivolamento. Ripreso dal fondo. Le inquadrature stesse contengono una sorta di densità liquida: i molli movimenti di macchina affrontano una resistenza corposa che li rallenta e intensifica. E le tonalità sembrano spegnersi via via che si avvicina il fondo. Un film girato in un acquario. L'armonica impalcatura narrativa si regge tanto sulle corrispondenze quanto sulle opposizioni: i protagonisti occupano due poli omonimi, due facce opposte dello stesso racconto. Quella interpretata magistralmente da Toni Servillo è la faccia più scura. Quella più cinica, rassegnata, immobile: il regista costruisce intere sequenze imprigionando la sua smorfia disgustata in un fitto telaio di linee concentriche. L'altra, la faccia di Renzi, è più sognatrice e ingenua: destinata a schiantarsi col mondo. La faccia che, nell'acquario, finirà sul fondo. Parabola doppia che descrive improvvise voragini esistenziali calando le categorie universali del "Doppio" e della "Caduta" in uno spazio temporale preciso: gli avidi anni '80 all'italiana, gigantesco palcoscenico di scalate vertiginose e clamorosi voli nel baratro.
Il DVD
E' complessivamente un buon prodotto quello che