DVD – "I due superpiedi quasi piatti", di E. B. Clucher
Di loro non si discute, non si emulano, si guardano e quando passano è già passato, non lasciano tracce: resta solo un refrain insistente nella testa, solo una via di fuga. La coppia è come l'oggetto transizionale aggrappato all'immaginario di un bambino buono che cerca il cattivo. In DVX, edito dalla Millennium Storm.
Titolo originale: id.
Anno: 1977
Durata: 112'
Distribuzione: Millennium Storm
Genere: Commedia
Cast: Bud Spencer, Terence Hill, David Huddleston, Luciano Catenacci, Ezio Marano, Luciano Rossi, Luigi Cesellato, Edy Biagetti, Laura Gemser
Regia: E. B. Clucher
Formato DVD/Video: 16/9 anamorfico
Audio: Mp3 stereo in italiano
Sottotitoli:
Extra:
IL FILM
Wilbur e Matt, alias Bud Spencer e Terence Hill, sono entrambi alla ricerca di un lavoro quando s'incontrano al porto di Miami. I loro buoni propositi sono però destinati a svanire in fretta: il lavoro non arriva e dovranno vedersela con il clan della zona che gestisce illecitamente il traffico navale. I due allora decidono di rapinare un supermercato, ma sbagliano maldestramente entrata, ritrovandosi addirittura nell'ufficio reclute della polizia. Per giustificare la loro presenza, ed evitare l'arresto, non avranno altra scelta che fingersi aspiranti poliziotti, diventando così "i due superpiedi quasi piatti" sempre pronti ad aiutare i più deboli a suon di pugni e battute esilaranti. Il canovaccio non cambia, è talmente rassicurante che temi al minino deragliamento presunto o minacciato. Ci sono due uomini, il furbo tigrotto e il buon dragone che non deludono mai, pronti ad accarezzare noi poltroni numerati, stanchi di non riuscire a pensare, stanchi di pensare, stanchi di dover pensare, stanchi di non dover pensare. Di loro non si discute, non si emulano, si guardano e quando passano è già passato, non lasciano tracce: resta solo un refrain (dei soliti fratelli De Angelis, alias Oliver Onions) insistente nella testa, solo una via di fuga. Fuga non dalla realtà, dall'impegno, dalla serietà degli argomenti e delle ragioni, ma da visioni cupe e ideologiche, da prospettive ormai incapaci di far valere lo scarto della potente, liberatoria e stupida risata. Anche quando non ridi più, perché quelle scene le conosci fotogramma per fotogramma, anche allora non senti il peso del cinema che non c'è: ma non è come nei "B-movies", ma piuttosto come quando ritrovi il gusto del cazzeggio, del serio e calibrato esercizio beffardo. I due superpiedi quasi piatti sono due eroi invincibili al cospetto di un "male" che si ritrova tra il dire e il fare: è sempre sotto controllo, sempre chiuso nella gag, nella sequenza, mai che riesca a trovare riscatto, mai che riesca a sconfinare oltre l'umana comprensione. Quello della coreografica coppia, è il mondo perfetto dei buoni che cercano i cattivi. E. B. Clucher, alias Enzo Barboni, già regista per la coppia in Lo chiamavano Trinità, Continuavano a chiamarlo Trinità, Nati con la camicia, si può dire sia stato non solo uno dei più grandi registi italiani del B-movie e tra i migliori collaboratori di Sergio Leone, ma anche il consacratore per il grande pubblico di Bud Spencer e Terence Hill. Predilige il west, dal "far" fino alle consolanti spiagge della Florida, senza mai perdere il gusto di giocare con i generi e senza nessuna presunzione dissacratoria e corrosiva, semplicemente l'effetto fumettistico di un cazzotto, di una piroetta, di una sparatoria, di uno pseudonimo, di oggetti transizionali che attraversano l'immaginario di un bambino. C'è una strana alchimia che avvolge questo spettacolo: nessuno deve sforzarsi di nascondere l'amore e l'odio per l'articolo "iL" del cinema italiano, dal cinefilo, al teorico, dall'accademico allo spettatore medio. Non c'è alcun obbligo di rivalutazione, a volte forzata, come per buona parte del B-movie: il cinema con il dragone e il tigrotto scorre senza ostacoli tra gli argini e noi siamo navigatori un po' più liberi.
IL DVD
Come ha fatto per Nati con la camicia, anche per questo film,