DVD – "Frutto proibito", di Billy Wilder
Gingers Rogers è il corpo da travestire e che da travestito diventa il veicolo comico attraverso il quale Wilder penetra al di sotto della patina del perbenismo borghese, approdando nell'ambiguo regno delle pulsioni e delle depravazioni personali. Dvd edito dalla Bim
Titolo originale: The Major and the Minor
Anno: 1942
Durata:
Distribuzione: Bim distribuzione
Genere: Commedia
Cast: Ginger Rogers; Ray Milland; Diana Lynn; Rita Johnson; Robert Benchley
Regia: Billy Wilder
Formato DVD/Video: 1.33:1
Audio: inglese Dolby Digital 1.0; italiano Dolby Digital 1.0
Sottotitoli: italiano
Extra: selezione scene
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IL FILM
Già alla sua prima prova Wilder maschera da innocente screwball comedy il tentativo di spingersi fino al limite del socialmente accettabile e, prendendo spunto da un lavoro di Fanny Killbourne, Sunny Goes Home, mette in scena una commedia che, evitando intelligentemente di scandalizzare apertamente per aggirare il codice Hays, riesce comunque a svelare le menzogne e ad andare oltre le apparenze nascoste dietro la maschera del puritanesimo. La già collaudata collaborazione con Charles Brackett rende The Major and the Minor (la cui traduzione italiana in Frutto proibito finisce per perdere il divertente ed allo stesso tempo allusivo gioco di parole che contemporaneamente rimanda alla trama ed al suo sottotesto) una commedia tutta basata sull'equivoco, che diventa il tratto distintivo di questa pellicola a partire dalla falsa identità di dodicenne assunta da Susanne Applegate per riuscire a pagarsi il biglietto del treno e a fuggire da una città "deviata" come New York, finendo invece per interpretare una bambina che turba l'immaginario del maggiore Phil Kirby e le cui forme e movenze da donna scatenano le attenzioni ingenuamente erotiche dei giovani cadetti dell'accademia militare in cui insegna il maggiore interpretato da Ray Milland. L'ambiguità, tratto distintivo di tutto il cinema di Wilder, permea ogni angolo del suo primo lavoro, le identità continuano a confondersi per tutta la durata della pellicola, i velocissimi dialoghi, la cui comicità scaturisce da un complesso intrecciarsi di falsa innocenza, ingenuità e malizia, senza distrarre lo spettatore dal divertente susseguirsi degli eventi, riescono ad evocare l'ombra di un gioco desiderato ma proibito, scostando in tal modo il falso velo imposto dalla morale sociale. Gingers Rogers è il corpo da travestire e che da travestito diventa il veicolo comico attraverso il quale Wilder penetra al di sotto della patina del perbenismo borghese, approdando nell'ambiguo regno delle pulsioni e delle depravazioni personali, dominate non solo dalla menzogna come tentativo egoistico volto alla salvaguardia del proprio status, ma soprattutto dalla strana attrazione provata da un uomo adulto nei confronti di una "minore". Svelando la finzione che si cela dietro l'età dichiarata da Susanne Applegate, Wilder solo apparentemente allontana lo spettro della pedofilia dalla trama; allo spettatore viene concessa una maggiore consapevolezza rispetto ai protagonisti (Ray Milland è attratto da una Ginger Rogers che crede dodicenne e che il pubblico invece sa donna adulta) e proprio per questo il suo sguardo viene distolto da quella che invece rimane comunque una pulsione erotica socialmente inaccettabile.
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IL DVD