"Miss Potter", di Chris Noonan

Al centro di questa biografia rimane il flusso degli avvenimenti che costellano la vita della disegnatrice. Solo il margine della pellicola è rivestito dall'elemento fantastico, quasi onirico, e dolcemente surreale dell'immaginario di Beatrix Potter

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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La biografia di Beatrix Potter – scrittrice o, meglio, illustratrice di piccoli capolavori per bambini, antesignana dei grandi autori della nostra contemporaneità – messa in scena da Chris Noonan (creatore del maialino Babe), con Renèe Zellweger nei panni della protagonista, non risulta così convincente. Di per sé la storia di questa creativa ante litteram, che con grandi sforzi ha lottato contro le convenzioni rigide e conformiste di inizio Novecento, sfidando il suo mondo e la sua famiglia per dare forma ai propri personaggi di fantasia, poteva concedere un'immensa tavolozza di possibilità per raccontare uno splendido personaggio della letteratura. Al contrario la regia di Noonan, e la sceneggiatura di Richard Maltby Jr, prendono la strada più facile: una dolce discesa nell'impalpabile digressione, costellando la continuità della storia con tutta una serie di personaggi di contorno mai sviluppati appieno. Il libraio, e grande amore della Potter, Norman Warne (Ewan McGregor) rimane un'inconsistente figura dal tragico destino. La sorella, e amica della scrittrice, Mille Warne (Emily Watson) poco più di una comparsa senza sostanza della zitella complice nelle smanie femministe. I conflitti con la famiglia, e l'incomunicabilità nascosta nelle pieghe di una passione mal digerita dai genitori, sono tracce fondamentali, che vengono solo abbozzate.
Ma quello che più colpisce è la scelta del regista di non trasfigurare le ossessioni visive della Potter, il mondo dei piccoli animali domestici regno di fantasia in cui la scrittrice trova rifugio e affetto, una dimensione di sogno agreste dove conigli, oche e maiali diventano gli amici e i protagonisti delle avventure create ad arte dal quel pozzo inesauribile che era la fantasia dell'artista. Potenzialità lasciata trapelare solo in brevi passaggi racchiusi nelle sequenze della stanza/rifugio, dove le creature fiabesche assumono, senza incidere, la trasognante fisicità di flebili apparizioni. Al centro di questa biografia, a cui non si possono negare le ottime scelte tecniche, come la fotografia di Andrew Dunn, densa e sensibile, dei silenziosi paesaggi dell'Isola di Man e i raffinati costumi del più volte premio Oscar Anthony Powell, rimane il flusso degli avvenimenti che costellano la vita della disegnatrice. Il successo, la perdita dell'amore tanto desiderato, il ritiro nelle terre dei laghi, e la decisione di difendere la bellezza di quelle regioni dagli speculatori, sono i capitoli che scandiscono inesorabilmente il film. Solo il margine della pellicola è rivestito dall'elemento fantastico, quasi onirico, e dolcemente surreale dell'immaginario della Potter: un vero peccato averlo dimenticato.

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Titolo originale: id.
Regia: Chris Noonan
Interpreti: Renée Zellweger, Ewan McGregor, Emily Watson, Barbara Flynn, Bill Paterson, Matyleok Gibbs
Distribuzione: Eagle Picture
Durata: 93'
Origine: Usa / Gran Bretagna, 2006

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