Lette e…riviste – Le riviste di cinema da tutto il mondo (ottobre 2007)
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Davvero “d’impatto” il numero di ottobre della rivista inglese Impact, mensile edito dalla Mai Publications,
che spazia dall’action cinema alla televisione cult, con una predilezione per le arti marziali. Si parte con le Asian-influenced War Stories di Rogue, il personaggio che Lee Anthony Smith e Gregory J. Bradley hanno cucito a misura di un’entusiasta Jet Li. E poi le tensioni di una Cina anarchica per la terza collaborazione tra Donnie Yen e Wilson Yip, nel thriller poliziesco Flash Point. Ma non troviamo solo Yakuza e Triade in prima linea. C'è anche il nuovo progetto americano di Jean-Claude Van Damme, protagonista di plastiche coreografie corpo a corpo, orchestrate dal regista Isaac Fiorentine in The Shepherd. Segue il dietro le quinte del primo horror-KungFu action movie nordirlandese diretto da Gorge Clarke, che sfida con Battle of the Bone la Film Commission d’Irlanda. Atmosfere in rapido cambiamento invece per l’intervista a Timur Bekmambetov, in occasione della recente uscita “occidentale” di Day Watch, secondo capitolo della saga campione d’incassi in Russia. E infine la nuova virata verso il genere fumettistico, con il Wanted di Mark Millar, sullo schermo con Angelina Jolie e Morgan Freeman, e verso quello sci-fi, con la presentazione dei “webisodes” di Sanctuary, primo drama in alta definizione creato appositamente per la rete. (g.c.)
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Dopo i giocattoli di Toy Story e gli insetti di A Bug’s Life, i mostri di Monsters & Co. e i pesci di Nemo, i
supereroi de Gli incredibili e le auto di Cars, scocca l’ora per i topi di diventare protagonisti delle animazioni della Pixar. A Ratatouille è infatti dedicata la copertina del numero di ottobre di Film Demnächst, la rivista cinematografica tedesca che, oltre ad essere in vendita in edicola, è anche distribuita gratuitamente nelle sale della Germania. Abbandonata per un po’ la cucina estrosa del roditore aspirante chef, nuovi colpi di scena sono in arrivo da Sandra Bullock e dalle sue “premonizioni” soprannaturali, non tanto diverse dalle “visioni” documentaristiche di Michael Moore e del suo Sicko, o da quelle di John Cusack-Mike Enslin in 1048, la pellicola di prossima uscita basata sulla short story del maestro della suspance Stephen King. Si torna con i piedi per terra con l’intervista a Mike Eschmann, alla scoperta del mondo di Tell, e con quella ad Eric Emmanuel Schmitt, romanziere autore del famoso ‘Ibrahim e i fiori del corano’, calatosi nel ruolo di regista e sceneggiatore per la pellicola Odette toute le monde. (g.c.)
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Sguardo sul cinema irlandese con Film Ireland, rivista bimestrale ricca di interviste e recensioni, che si
offre come spazio di discussione aperto e pluralista, crocevia di scambio per una realtà cinematografica in comunicazione diretta con il panorama internazionale. Internazionale come il Midnight Sun Festival di Finlandia del giugno scorso, al quale hanno partecipato registi provenienti da ogni parte del mondo. La trasferta scandinava di Abbas Kiarostami è l’occasione, invece, per ripercorrere le tappe della carriera esplosiva del regista iraniano. Ritorno in patria con il Galway Film Fleah, la sei giorni di festival svoltasi in luglio, per la prima volta impegnata a dare voce a valorosi cineasti indipendenti innamorati del grande schermo. In attesa di vederne i futuri sviluppi, Film Ireland si interessa al fenomeno delle produzioni cinematografiche in lingua gaelica, cresciute esponenzialmente negli ultimi 18 mesi, per poi avvicinarsi con una lunga intervista al regista Lenny Abrahamson e al suo Garage. Sempre molto attuale la riflessione sullo stato della critica, spaccata in due per l’occasione, tra chi la vorrebbe morta e chi ancora le affida un posto d’imprescindibile importanza: la battaglia è ancora aperta. (g.c.)
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Le schede di Impact, Film Demnächst e Film Ireland sono a cura di Giovanna Canta
Le schede di Inside, Studio Magazine e Film Comment sono a cura di Annarita Guidi