16/11/2007 – "Paranoyd" in esclusiva al Cineclub Detour

Il film italiano indipendente a zero budget realizzato da Amodio e Farina

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Presentato alla 63ma Mostra del Cinema di Venezia e in concorso all'Independent Features Film Festival al Tribeca di New York (unico film non americano in selezione), definito da Quentin Tarantino "Il più affascinante film italiano degli ultimi anni", Paranoyd è in esclusiva italiana al Cineclub Detour. Dopo l’anteprima del 9 novembre, il film sarà proiettato questo mese nei giorni: 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 28 e 29, con doppio spettacolo alle 21.00 e alle 22.30.

Paranoyd è un thriller italiano indipendente girato in un unico giorno e realizzato da due persone, Giuseppe Amodio e Deborah Farina, in ogni suo aspetto (dalla regia alla recitazione) a zero budget. E' la prima volta nella storia del cinema italiano che un film indipendente a zero budget venga distribuito in sala.

Grandissima la soddisfazione di Giuseppe Amodio e Deborah Farina: "Finalmente il pubblico avrà la possibilità di vedere Paranoyd, ovvero la dimostrazione che è possibile oggi realizzare un film importante e di successo a mezzi zero. Ringraziamo tutti".

Gli spettatori potranno recensire il film all’uscita della sala e rilasciare un commento video nell’apposito Paranoyd-Box allestito presso il cinema. Il commento video sarà messo “senza filtri” su internet ed il migliore ed il peggiore saranno premiati alla festa del film.

Partendo dal cinema italiano di genere degli Anni ’70, Paranoyd lo reinventa, attraverso gli strumenti cinematografici più attuali e sofisticati, mescolando al thriller tracce di commedia sexy con l’azione del cinema contemporaneo. Il film, spregiudicato nell'uso del digitale, quasi pittorico nella costruzione dell'universo filmico della protagonista, gioca con i suoi materiali videografici componendo una visione 'altra', un mondo psichedelico. Il surrealismo di base, accanto alla forte spinta visionaria, si lega all'azione ed alla spettacolarità, tramite inseguimenti furibondi e cambi improvvisi accompagnati da un coinvolgente contrappunto musicale funk-rock ed elettronico. Attraverso il tema della sensibilità femminile alla ricerca dell’uomo portatore di una vera identità maschile, si materializza la metafora forte del film: la percezione della protagonista di un universo maschile sempre uguale, con cui falliscono tutti i tentativi di avere un più profondo vissuto relazionale. Non più una semplice alienazione, ma un vero e proprio disturbo della comunicazione: una 'paranoia' latente e distorta.

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