LIBRI DI CINEMA – Le novità di dicembre
“Tutto su di me”, “Sergio Leone (Castoro n°139)”, “Tutti i film di Alfred Hitchcock”, “Spike Lee (Castoro n. 188)”, “L’immagine della memoria”, , “Piccolo dizionario del cinema”, “Tracce”, “Moltiplicare l’istante”, “Pupi Avati”, “Storia del cinema indiano”, “La spiaggia nel deserto”, “Il cinema italiano contemporaneo”, “L’età del noir”, “Dario Argento”, “Hollywood criminale”, “Il buio si avvicina”
TUTTO SU DI ME
Pedro Almodóvar
Frédéric Strauss (a cura di)
Dalle prove generali di Pepi, Luci, Bom alle altre opere «del mucchio», dalle labirintiche passioni alle leggi di desideri indiscreti, tra matador e tacchi a spillo, tra crisi di nervi e carni tremule,
da La flor de mi secreto in poi, dal tunnel ferroviario che si affaccia (in una delle ellissi cinematografiche più emozionanti degli ultimi anni) sulle colline notturne di Barcellona alla dedica finale in Todo sobre mi madre (1999), dal sipario che si (ri)solleva su Pina Bausch e su due uomini in platea in Hable con ella (2002), a Ignazio ed Enrique meta-attori di se stessi nel cine negro di La mala educación (2004), a Carmen Maura che lotta per sopravvivere come fantasma mentre la figlia Penélope Cruz intona Estrella Morente e «sfida la quotidianità come Sophia Loren in un film neorealista» in Volver (2006). Una chiacchierata ininterrotta durata anni con l’amico Frédéric Strauss trasformata in una lunga intervista. Riflessioni intime, collages, foto. A tutto ciò, si aggiungono saggi scritti dallo stesso Almodóvar in occasione della lavorazione dei suoi film.
[lindau – 44,00 euro]
SERGIO LEONE (Castoro n°139)
Francesco Mininni
Torna in libreria un classico della collana, in edizione aggiornata e con fotogrammi. Sergio Leone (1929-1989) ha elevato lo spettacolo popolare a livelli di valore assoluto. I suoi cowboy, i suoi peones, i suoi gangster parlano dell’America vera mascherandola da sogno. Parlano di vita, morte, amicizia, tradimenti, ironia, violenza, fine delle illusioni e soprattutto dello scorrere del tempo. Tra i suoi film: Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto, il cattivo (1966), C’era una volta il West (1968), C’era una volta in America (1984).
Con 93 fotogrammi b/n.
[Il Castoro – 10,90 euro]
TUTTI I FILM DI ALFRED HITCHCOCK
Paul Duncan
Un autentico «Hitchcock’s Companion», ossia un ricco vademecum con tutto quello che vorreste sapere sui film del grande regista inglese: la storia, i dati filmografici completi, l’idea ispiratrice, i temi ricorrenti, le trovate visive e quelle sonore, le curiosità, le apparizioni del regista, le sue «bionde virginali», il MacGuffin e infine valutazioni «informali» spesso sorprendenti.
Completano il volume una bibliografia ragionata e un elenco di siti Internet dedicati a Alfred Hitchcock.
[Lindau – 14,50 euro]
SPIKE LEE (Castoro n. 188)
Fernanda Moneta
Spike Lee nasce ad Atlanta nel 1957. Protagonista del cinema nero americano, ha affrontato, con stile tagliente, questioni scottanti come il razzismo e la violenza metropolitana. Negli ultimi anni il suo sguardo ha abbracciato i malesseri dell’intera società americana. Tra i suoi film: Lola Darling (1986), Fa’ la cosa giusta (1989), Jungle Fever (1991), Malcom X (1992), He Got Game (1998), S.O.S. Summer of Sam (1999), La 25° ora (2002), Inside Man (2006) fino al suo più recente film di denuncia, un lungo documentario in quattro parti sul disastro di New Orleans, colpita dall’uragano Katrina: When The Levees Broke: A Requiem in Four Acts (2006).
Edizione aggiornata con 89 fotogrammi b/n.
[Il Castoro – 12,50 euro]
L’IMMAGINE DELLA MEMORIA
La Shoah tra cinema e fotografia
Maurizio G. De Bonis
La questione della memoria della Shoah è fondamentale per l’evoluzione culturale della società moderna. Il cinema e la fotografia, per la loro natura linguistica, sono forme espressive particolarmente adatte a produrre ed alimentare la memoria. Ed è per tale motivo che hanno generato molto materiale sull’argomento. In questi ultimi anni si è assistito, però, ad una proliferazione, spesso incontrollata, di film ed eventi espositivi legati alla Shoah. Questo libro non intende semplicemente catalogare lungometraggi ed avvenimenti artistici legati alla Shoah. Non vuole nemmeno essere un dizionario esaustivo. Intende, invece, far emergere percorsi teorici che possano restituire al tema della memoria della Shoah la profondità di cui necessita.
[Onyx Edizioni – 20,00 euro]
PICCOLO DIZIONARIO DEL CINEMA
Màrie-Thérèse Journot
Da «saturazione» a «stacco» a «zoom», da «acusmatico» a «diegesi» a «Dogma»: oltre 500 lemmi cinematografici, corredati da una spiegazione sintetica ed accessibile. Questo piccolo dizionario vuole essere uno strumento di uso quotidiano, pratico ed essenziale, per chi non soltanto desidera conoscere il significato dei termini tecnici ma si propone anche di acquisire le nozioni di base della storia e della critica del cinema.
[lindau – 14,50]
TRACCE
Documenti del cinema muto torinese
Donata Pesenti Campagnoni e Carla Ceresa (a cura di)
Un prezioso volume che rende per la prima volta disponibile e consultabile lo sterminato repertorio della collezione sul cinema muto del Museo Nazionale del Cinema, una delle collezioni più prestigiose al mondo. Film, attori, registi, sceneggiatori, maestranze, case di produzione e di distribuzione, sale cinematografiche, ditte tecniche riemergono dai documenti conservati dal Museo Nazionale del Cinema che, dopo un lungo e paziente lavoro, presenta al pubblico l’epopea del muto torinese attraverso le sue collezioni. Tracce è un imponente repertorio corredato da saggi introduttivi, note di presentazione e un ricco apparato iconografico con immagini spesso inedite.
[il castoro – 55,00 euro]
MOLTIPLICARE L’ISTANTE
Beltrami, Comerio e Pacchioni tra fotografia e cinema
Elena Dagrada, Elena Mosconi e Silvia Paoli (a cura di)
Il volume ricostruisce, alla luce di nuove fonti, i rapporti tra fotografia e cinema tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, evidenziando come gli scambi e le influenze tra i due ambiti siano stati fecondi al di là di ogni immaginazione. Gli stretti rapporti che intercorrono tra fotografia e cinema delle origini vengono qui indagati, in particolare, a partire da tre figure emblematiche del panorama milanese: Giuseppe Beltrami, fotografo di non convenzionali istantanee; Luca Comerio, fotografo e operatore cinematografico di regnanti e di attualità civili e militari, a lungo attivo; Italo Pacchioni, pioniere del cinema e fotografo sperimentatore di stereoscopie.
[Il castoro – 22,00 euro]
PUPI AVATI
Simone Isola
Questo volume non deve essere considerato come una vera e propria monografia, poiché non è scritta da un unico critico o studioso ma bensì da otto giovani critici; ma non deve, nemmeno, essere considerato come una raccolta di saggi su uno stesso tema: il cinema di Avati. In realtà il volume è diviso in due parti: una lunga intervista, nella si cerca di far emergere ciò che contraddistingue il suo cinema, le fonti ispirative e le tematiche frequenti, e una serie di otto saggi critici, ognuno dei quali affronta un aspetto particolare della sua attività cinematografica. Nella quasi quarantennale carriera, Pupi Avati ha composto un significativo mosaico della cultura italiana, attraverso i riti, i gesti quotidiani di persone comuni, cogliendo le trasformazioni dei comportamenti collettivi, le evoluzioni della nostra società nell’arco del XX secolo.
[sovera edizioni ]
STORIA DEL CINEMA INDIANO
Elena Aime
Le origini del cinema indiano sono ormai, come ogni fenomeno in India, avvolte nella leggenda.
Era il 1896 quando Maurice Sestier, agente dei Lumière in viaggio verso l’Australia, decise di fermarsi a Bombay per proiettare alcune pellicole. La prima proiezione di film venne organizzata al Watson Hotel di Bombay, il 7 luglio alla presenza delle personalità più in vista della città. Lo spettacolo includeva alcune pellicole già celebri in Europa, come Arrivée d’un train à La Ciotat (1895) e La sortie de l’usine Lumière à Lyon (1895). Il cinema venne subito salutato come «la meraviglia del secolo» dai quotidiani locali, e di lì a poco la sua popolarità sarebbe cresciuta in maniera esponenziale. Fino a farla diventare una delle cinematografie più dinamiche del mondo.»
L'industria cinematografica indiana è la più attiva del mondo: secondo il Central Board of Film Certification of India – l'ufficio che si occupa di visionare e approvare i film – solo nel 2003 sono stati prodotti 877 film e 1177 cortometraggi. Negli Stati Uniti, invece, sempre nel 2003, ne sono stati prodotti 473. Il principale sostegno al cinema indiano è dato dal suo stesso pubblico, vasto e assiduo. Il Central Board of Film Certification of India dichiara sul suo sito web che ogni tre mesi un miliardo di persone – cioè l'intera popolazione indiana – si reca al cinema. Elena Aime traccia un profilo storico, esemplare e ad ampio raggio del fenomeno, culturale ma anche industriale, affascinante e assai complesso, ricco di straordinari protagonisti e di opere misconosciute o ancora largamente sottovalutate. Aggiornato fino alla più recente produzione del 2007.
[Lindau – 19,50 euro]
I film di Valerio Zurlini
Francesco Savelloni
La biografia artistica di Valerio Zurlini, regista misconosciuto, autore di alcuni film di notevole fascino e di grande popolarità come La prima notte di quiete, Cronaca familiare e Il deserto dei Tartari. Un raffinato senso estetico, unito a una spiccata sensibilità, pervadono l’opera di questo “artista-artigiano” che ha permeato di serafica melodrammaticità la cifra del suo stile. Negli otto lungometraggi realizzati in ventidue anni ha saputo infondere, sempre mediante la propria “malinconia senza rimedio”, un sentimento nobile e cavalleresco dei rapporti umani, la coscienza della Storia come lacerazione e responsabilità dell’individuo, il tormentato “disagio del presente”, vissuto con disperazione quando evade nel passato, sostenuto con la speranza quando si protende nel futuro
[Firenze Atheneum – 13,20 euro]
IL CINEMA ITALIANO CONTEMPORANEO
Da “La dolce vita” a “Centochiodi”
Gian Piero Brunetta
La parola più ricorrente in tutti i tentativi di osservare l'insieme del cinema italiano dalla fine degli anni sessanta a oggi è "crisi". In effetti un grande cinema, che aveva raggiunto una produzione di centinaia di titoli, in grado di esercitare una vera concorrenza sul piano internazionale con la produzione americana, dalla metà degli anni settanta subisce una serie di mutamenti strutturali che ne modificano profondamente economia, mercato, modi di produzione, modelli narrativi, tematiche e poetiche autoriali. Lo sguardo sul presente di molti registi italiani si offusca e vengono a mancare le chiavi interpretative e le certezze che avevano sostenuto il percorso comune dal neorealismo al boom economico. Nello stesso tempo, con un movimento irreversibile, la fiorente industria cinematografica viene fagocitata dalle televisioni pubbliche e private. Ne sono le conseguenze più importanti la scomparsa del cinema di genere, la chiusura di migliaia di sale di seconda e terza visione, il passaggio di molti registi alla televisione. Nel pieno della "crisi", tuttavia, alcuni caratteri identitari del nostro cinema sopravvivono e producono svolte positive. Autori come Olmi, Bertolucci, i fratelli Taviani, Ferreri, Scola, Leone, Argento raggiungono una definitiva consacrazione internazionale; emerge una nuova ondata di comici, da Verdone a Troisi a Benigni; si compie il ricambio generazionale degli attori.
[Laterza – 20,00 euro]
L’ETA’ DEL NOIR
Ombre, incubi e delitti nel cinema americano, 1940-60
Renato Venturelli
All'inizio degli anni quaranta, il cinema poliziesco americano comincia a cambiare radicalmente. Le immagini si fanno sempre più cupe, gli eroi diventano incerti e frastornati, il racconto è reso tortuoso da flashback, incubi, violenze sadiche. È il segno di un'angoscia novecentesca che si sta insinuando all'interno della fabbrica dei sogni hollywoodiana. La critica francese si accorse di questa visione cupa del mondo e parlò di "film noir" americano: un cinema che diventava improvvisamente nero e disperato. Questo libro ripercorre quella grande stagione, attraverso i film più famosi e i più oscuri B-movie, alle origini delle mescolanze fra poliziesco e melodramma, suspense e horror. È il cinema di Humphrey Bogart e di Rita Hayworth, di Fritz Lang e di Billy Wilder, ma anche di Orson Welles e del primo Stanley Kubrick: da "Il mistero del falco" a "Rapina a mano armata", passando per tanti piccoli e grandi classici.
[Einaudi – 22,00 euro]
DARIO ARGENTO
Confessioni di un maestro
Fabio Maiello
Argento racconta in prima persona aneddoti, retroscena e tecniche di tutti i suoi film, dagli esordi fino a "La terza madre". Il libro contiene anche interviste ad attori, musicisti e altre importanti figure del mondo del cinema che hanno lavorato con lui: Claudio Simonetti, Giorgio Gaslini, Pino Donaggio, Vittorio Storaro, Giuseppe Rotunno, Luigi Kuveiller, Claudio Santamaria, Leopoldo Mastelloni, Sergio Stivaletti, Giuliano Gemma, Dalila Di Lazzaro, Glauco Mauri, Roberto Zibetti, Romano Albani.
[Alacran – 14,80 euro]
HOLLYWOOD CRIMINALE
Diego Giuliani e Sabrina Ramacci
[Newton & Compton – 14,90 euro]
IL BUIO SI AVVICINA
Fabiana Proietti, Alessia Spagnoli, Carlo Valeri
L'horror è oggi il genere cinematografico più frequentato dai giovani. Ed è anche quello in cui più si fa sperimentazione linguistica. È dall'horror che provengono le più audaci innovazioni nella tecnica di ripresa, negli effetti speciali, nel trucco, nel totale della messa in scena. Ma anche sul piano dei contenuti, le storie essenzialmente più inquietanti o socialmente destabilizzanti trovano nell'horror il loro primo fertile terreno. "Il buio si avvicina" vuole essere un percorso tra i sentieri tracciati dal genere horror per quanto concerne tematiche e stili di narrazione. Affrontando l'analisi delle figure del mostruoso e delle location scenografiche, il testo non rinuncia però a uno sguardo più tecnico sulle modalità del racconto cinematografico orrorifico. Il libro – esaminando sequenze fondamentali del genere con l'ausilio di numerosi fotogrammi – fornisce spunti di riflessione sui mezzi attraverso cui il film horror, macchina per produrre paura, mette in atto le proprie strategie di tensione verso lo spettatore.
[Audino – 18,00 euro]