26/1/2008 – Trieste Film Festival: i premi

Si è chiusa la 19° edizione del Festival friuliano

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Sono stati due film polacchi ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento del 19° Trieste Film Festival conclusosi ieri sera. “Plac Zbawiciela – Piazza del Redentore” di Krzysztof Krauze e Joanna Kos-Krauze ha ottenuto il premio ufficiale, mentre “Pora lumiera – Tempo di morire” di Dorota Kędzierzawska, oltre alla menzione “per la straordinaria interpretazione della protagonista del film Danuta Szaflarska”, è stato premiato anche dal pubblico. Nell classifica redatta secondo le preferenze degli spettatori al secondo posto si è piazzata la commedia romantica slovena “Estrellita – Pesem za domov” di Metod Pevec e la sfida tra bene e male nel serbo “Klopka – La trappola” di Srdan Golubović. La giuria ha invece menzionato l’altro sloveno “Instalacija ljubezni – Installazione d’amore” di Maja Weiss “per l’originalità del linguaggio cinematografico e per la satira sul consumismo materiale e culturale”. 

Nella sezione dedicata ai cortometraggi si è imposto invece il cinema turco.
La giuria ha valorizzato tra i registi di film brevi Nesimi Yetik per “Annem sinema öğreniyor – Mia madre studia cinema”. “Per la sua semplicità, per la sua purezza e per il suo senso dell’umorismo. Quest’inno al cinema è un buon esempio di come, per fare un buon film, sia più importante una grande passione che un grande budget” . 
Menzione inoltre a “Bende sira – Ich bin dran!” (Tocca a me!) di Ismet Ergün e ”Na sončni strani Alp – Sul versante ridente delle Alpi” dello sloveno Janez Burger. Il pubblico ha premiato “Între ziduri – Fra i muri” della moldava Ana-Felicia Scutelnicu e l’ungherese “Szalontüdő – Trippa e cipolle” di Márton Szirmai. 

Tra i documentari, infine, la giuria ha premiato ex-aequo il tedesco “Das Leben ist Ein Langer Tag – La vita è un’unica lunga giornata” di Svenja Klüh e l’estone “Plošča – Piazza Kalinovski” di Jurij Chaščevatskij.

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