17/4/2008 – Cinema in guerra

Gianni Minà e Alina Marazzi a Human Rights Nights

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Come si “vende” la guerra? Parte da questa domanda l’indagine di Roberto Grandi e Cristina Demaria, curatori del volume 'Marketing e rappresentazione dei conflitti. Media, opinione, costruzione del consenso'. Domanda chiave per l’analisi della manipolazione dell’opinione pubblica e domanda chiave per un festival come Human Rights Nights. Gli autori presenteranno il libro oggi alle 17.30 all’Auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna.

Dalle ore 17.45, l’appuntamento è al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (via Azzo Gardino, 65) per il programma filmico: apre Diamond Road di Nisha Pahuja, denuncia dello sfruttamento dei lavoratori nelle miniere dei diamanti; capovolge i ruoli invece Sylvestre Ammoussou, che con il suo Africa Paradis (ore 20) immagina un’epoca in cui sia l’Europa ridotta alla fame, raccontando i travagli di una coppia francese emigrata nella ricchissima Africa.

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Tre film italiani chiuderanno invece la serata: Gianni Minà presenterà il suo Fidel cuenta el Che (ore 20.15); alle ore 22.15, La colonna senza fine, introdotto dall’autrice Elisa Mereghetti e da Valerio Monteventi, in quest’occasione in veste di sceneggiatore. Chiude Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi (ore 22.30).

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