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LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Titolo originale : Succubus Hell-Bent

IL FILM

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KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

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Omonimo titolo di un vecchio film di Jess Franco, questo Succubus “americano” conserva la delirante visione che il regista spagnolo aveva del cinema horror. Il film di Kim Bass potrebbe apparire come una scialba operazione commerciale somigliante ad altre decine di pellicole dello stesso genere e spessore ma ha il pregio quanto meno di non prendersi mai sul serio. Adam (Robert Mann), giovane rampante della Los Angeles bene, durante una vacanza in Messico incontra Lilith (Natalie Denise Sperl), femme fatale che si rivelerà essere un antico demone che perseguita i propri amanti.  C’è una consapevole volontà di caricare le caratterizzazioni dei personaggi rendendoli delle esilaranti macchiette (i giovanotti viziati, la bellona di turno, i genitori che non si prendono le proprie responsabilità, il demente cacciatore di démoni), la stessa ambientazione scenica, incentrata su ville, feste private, jet e macchine di lusso, risulta talmente eccessiva e kitsch da provocare una sensazione di placido artificio affatto disturbante. Le sequenze puramente horror non arrivano mai a turbare lo sguardo, ma sono costruite appositamente per trasmettere giocosità e irriverenza in un crescendo di situazioni al limite del paradosso. La sensazione, guardando le immagini, è che tutta la troupe, tecnica e artistica, si sia divertita un mondo a girare questo film. Certo da un punto di vista squisitamente cinematografico, il lavoro di Bass non offre molto, anche se dotato di buon ritmo ed effetti speciali artigianali e naïf. Occhio al cast dove sono presenti vecchie glorie del cinema degli anni ’80 (David Keith e Gary Busey).

IL DVD

La Mondo Home Entertainment presenta sul mercato un dvd che si limita all’essenziale, privo di contenuti speciali, ad eccezione di alcuni trailer. La qualità video è soddisfacente, con colori sufficientemente nitidi e una luminosità del quadro accettabile. La traccia audio è a doppio canale per entrambe le opzioni (italiano e inglese) con una resa sonora chiara e priva di imperfezioni; unico neo, la mancanza di sottotitoli.

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