"Il caso dell'infedele Klara", di Roberto Faenza
Il film gira a vuoto per un'ora sulla folle gelosia di Santamaria per la Chiatti, poi inanella una serie estenuante di ribaltamenti degni di una commediaccia sexy. Faenza sembra impegnato soprattutto a cercare un filo conduttore in una sceneggiatura grossolana e affollata di personaggi senza una funzione, che si vorrebbe invece intendere 'briosa' e 'colorata'.
![laura chiatti e claudio santamaria ne 'il caso dell'infedele klara' di roberto faenza](https://i0.wp.com/www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/public/articoli/31380/Images/chaitti8.jpg?resize=400%2C299&ssl=1)
Come il theremin suonato da Santamaria, un cinema che non si lascia mai toccare, che per essere "suonato" ha inevitabilmente bisogno che ci se ne tenga lontani, e il cui risultato a conti fatti è un'unica nota che a lungo andare finisce solo per risultare fastidiosa. Regia: Roberto Faenza
Interpreti: Claudio Santamaria, Laura Chiatti, Ian Glen, Kierston Wareing, Paulina Bakarova
Distribuzione: Medusa
Durata: 97'
Origine: Italia, 2009
Si fa guardare e dimenticare. Nessun coinvolgimento, né di cuore, né di testa. Poco più di nulla. Un vuoto riempito dalla bellezza dei protagonisti. Insipido. Insulsa la presenza del bimbo con la fisarmonica. Non fa né ridere né riflettere. Avrei spogliato più volentieri la Wareing della Chiatti. Nonostante la crisi Faenza e la Chiatti continuano a lavorare ed io a pagare il biglietto (sic!).