Morto Bob Guccione, fondatore di Penthouse
Nel 1982 Forbes stimava il suo patrimonio in 400 milioni di dollari
Bob Guccione, l'uomo che fondò la rivista Penthouse diventando uno dei re dell'editoria porno americana, è morto a 79 anni in un ospedale di Plain in Texas, dove era ricoverato per un tumore. Figlio di immigrati siciliani nato a Brooklyn, Guccione aveva lanciato Penthouse nel 1965 sfidando il successo di Playboy con immagini più esplicite.Il lancio della rivista a Londra, complice un errore nella mailing lista grazie al quale la pubblicità del magazine arrivò a sacerdoti, pensionati e mogli di deputati e senatori, fu al tempo stesso uno scandalo enorme e un successo negli anni dell'emancipazione sessuale. Nei primi anni Ottanta, Guccione era diventato uno degli uomini più ricchi d'America: Penthouse veniva pubblicato in 16 paesi con una circolazione mensile di 4,7 milioni di copie e la sua casa editrice, General Media, aveva lanciato altri 15 magazine. Nel 1982 Forbes stimava il suo patrimonio in 400 milioni di dollari e la sua collezionedi quadri, dal valore di 150 milioni di dollari, comprendeva opere di Degas, renoir, Picasso, Matisse e Chagall.Guccione era di per sè un personaggio, con le camicie di seta aperte sul petto e vistose catene d'oro, e una vita sentimentale tumultuosa con quattro mogli e cinque figli. Oltre a foto esplicite, Penthouse offriva articoli di personalità e scrittori come Alan Dershowitz, Philip Roth e Stephen King, oppure interviste a Gore Vidal e Isaac Asimov. Ma sulla scia di alcuni investimenti sbagliati e di fronte alla concorrenza d'Internet il suo impero si era sgretolato, tanto che nel 2003 General Media era andato in bancarotta.