Lacrime al cinema non più tabù

Studio dell'università Cattolica Milano, a disperarsi è quasi sempre la donna

--------------------------------------------------------------
BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

--------------------------------------------------------------

Julia Roberts piange più di Liz Taylor. Anno dopo anno l'industria della celluloide ha 'sdoganato' le lacrime, sempre meno tabù al cinema. Tanto che, pellicole alla mano, le scene di pianto sono molto più numerose nei film degli anni '90 che in quelli anni '50. A fare il confronto è una ricerca del Laboratorio di psicologia della comunicazione dell'università Cattolica di Milano. Partendo da un campione di 40 film (20 thriller e 20 drammatici), suddivisi in base all'epoca di produzione, sono stati 'isolati' 238 episodi di pianto. Le sequenze estratte sono state quindi sottoposte alla valutazione di 50 giudici, che si sono espressi sugli elementi di realismo-artificiosità delle lacrime versate (punteggio da 1 a10). Le immagini sono state inoltre sottoposte ad analisi acustica digitalizzata, per definire le caratteristiche vocali degli attori/doppiatori 'impegnati' a piangere. Primo dato rilevato dagli studiosi: "Risultano significativamente più numerosi i pianti negli anni '90, rivelando un cambiamento culturale nell'esibizione emozionale". Secondo elemento: "Risulta essere più coinvolgente il pianto non interrotto da segmenti di parlato". Terzo: "Le emozioni più presenti nelle 'etichette emotive' attribuite al pianto appartengono all'area semantica del dolore e, in misura minore, della paura". Per quanto riguarda poi le funzioni attribuite al pianto, "prevalgono la ricerca di empatia e inibizione dell'aggressore". L'ultima scoperta degli psicologi milanesi riguarda invece uno stereotipo duro a morire, con buona pace delle lotte per la parità fra i sessi. "Variabile significativa – scrivono gli esperti – risulta essere il sesso del 'crier' (più frequente e verosimile il pianto femminile)". Tradotto: le lacrime maschili saranno anche più accettate di un tempo, ma è sempre meglio che a disperarsi sia lei. (Fonte: Adnkronos)

--------------------------------------------------------------
KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

--------------------------------------------------------------
----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative