25/2/2003 – "Il pianista" di Polanski mattatore ai César
Con le sette statuette ottenute sabato sera a Parigi, Il pianista di Roman Polanski si consacra come il film più premiato nella storia dei César, giunti ormai alla 28° edizione. Surclassando le 12 nomination di Otto donne e un mistero di François Ozon – che non ha ricevuto alcun riconoscimento – Il pianista si è aggiudicato i premi come miglior film, miglior attore protagonista (Adrien Brody), miglior regia, miglior musica (Wojciech Kilar), fotografia (Jeanne Lapoirie), scenografia (Allan Starski) e suono.
La sorpresa della serata è stato il film Se souvenir des belles choses di Zabou Breitman che ha ottenuto i César per la migliore opera prima, miglior attrice protagonista per Isabelle Carré, e miglior attore non protagonista per Bernard Le Coq.
In apertura della cerimonia, tenutasi al teatro Chalet, l'attrice Isabelle Huppert ha reso omaggio al presidente dell'Accademia delle Arti e Tecniche del Cinema, Daniel Toscan Du Plantier, scomparso l'11 febbraio, mentre il regista Maurice Pialat, morto il mese scorso, è stato ricordato dal discorso di Gerard Depardieu.
Gli Stati Uniti hanno avuto la loro parte con i premi alla carriera assegnati a Meryl Streep e Spike Lee (oltre a quello all'attrice francese Bernadette Lafont) e con il César per miglior film straniero a Bowling a Columbine di Michael Moore.
Parla con lei di Pedro Almodovar si è aggiudicato il César, creato quest'anno, per il miglior film dell'Unione Europea.