Le confortanti indicazioni dell'inizio del mese sono state cancellate da un week-end difficile: le nuove uscite hanno bucato l'appuntamento e hanno lasciato il primo posto a Madagascar 3, che ha confermato il suo esordio brillante. Rock of Ages è scivolato al terzo posto e ha subito la scarsa affidabilità del musical; That's My Boy ha evidenziato una preoccupante flessione di Adam Sandler, che non aveva brillato con Jack & Jill e ha rapidamente dilapidato il credito che aveva guadagnato con Grown Ups e Just Go With It.
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La marcia estiva era cominciata senza esitazioni ma il mercato si è inceppato proprio nel momento in cui poteva accelerare definitivamente. Il week-end del
Father's Day è stato un clamoroso fallimento e fino a questo momento il 2012 non aveva ancora subito il crollo
contemporaneo di due nuove uscite:
Rock of Ages e
That's My Boy hanno mancato l'appuntamento con il pubblico e si sono arenati su cifre imbarazzanti. Il musical di Adam Shankman aveva ottime credenziali, sopratutto dopo l'insolita affermazione di
Hairspray: anche il cast sontuoso aveva fatto nascere delle aspettative che il pubblico ha nettamente disatteso. Il genere ha preso di nuovo una parabola discendente e dopo gli estemporanei
exploit di
Mamma Mia! e di
Dreamgirls ha confermato il suo andamento altalenante.
Rock of Ages non è mai stato competitivo e si è accomodato sul gradino più passo del podio con un esordio da appena quindici miliioni: la proiezione futura e il parametro di
Footloose fanno pensare ad un finale da cinquanta milioni. Il week-end ha organizzato persino la caduta di Adam Sandler: la sua prestazione mediocre è un pericoloso campanello d'allarme che fa seguito alla pessima avventura di
Jack & Jill: le quotazioni del popolare attore americano sono precipitate improvvisamente e Hollywood potrebbe aver perso uno dei suoi nomi più affidabili. La continuità dei successi di
Grown Ups e di
Just Go With It aveva dato l'illusione che Adam Sandler potesse arrivare sempre al traguardo dei cento milioni di dollari:
That's My Boy ha l'unico alibi della limitazione censoria ma finora è il più disastroso risultato della sua carriera, peggiore persino della debacle di
Funny People. Il primo posto è stato occupato dall'unico film che ha saputo resistere a questa imprevista flessione:
Madagascar 3 ha mantenuto il passo del debutto e ha suonato la riscossa per la Dreamworks: le delusioni consecutive di
Kung Fu Panda 2 e di
Puss in Boots avevano minato la sua reputazione nel mondo dell'animazione. Persino la Pixar era andata in difficoltà dopo il pallido incasso di
Cars 2 e l'insidia della Illumination e della Universal era diventata sempre più minacciosa, dopo il favore che hanno riscosso
The Lorax e
Despicable Me. Nonostante le previsioni fossero abbastanza fosche,
Madagascar 3 ha addirittura migliorato il passo dei suoi predecessori e si avvia a riportare la Dreamworks oltre il muro dei duecento milioni di dollari: una traguardo che gli sfuggiva da più di due anni. I duellanti della settimana scorsa sono stati costretti a separarsi:
Prometheus non ha confermato l'ottima apertura e ha perso gran parte delle sue entrate. Il film di Ridley Scott non ha ancora raggiunto la quota minima dei cento milioni di dollari e il suo conto spese è stato pareggiato soltanto con il contributo della scena internazionale. Il prequel di
Alien è comunque uno dei migliori risultati della carriera del regista, per quanto le sue ambizioni fossero decisamente superiori alla sua rendita reale.
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