Mama è scampato all'attacco di The Purge ma forse non reggerà all'assalto di The Conjuring. Il film di James Wan ha debuttato con quaranta milioni, ha spodestato Despicable Me 2 e punta a diventare l'horror più ricco del 2013. Il suo successo dipenderà dalla sua resistenza al tradizionale crollo della seconda settimana. Il film d'animazione della Illumination si è consolato con la vittoria su Monsters University della Pixar e con la debole apertura di Turbo della Dreamworks: le gerarchie del genere sono defintiivamente cambiate.
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L'ultimo week-end si era presentato con un'offerta molto eterogenea: le sfide dell'estate si erano state limitate a due contendenti mentre questa volta il calendario aveva proposto una corsa con quattro film. Il pubblico ha rispettato la tendenza di questa stagione: le delusioni non sono mancate ma l'exploit del vincitore ha colmato le preoccupazioni e ha limitato le perdite generali della classifica.
The Conjuring ha esordito con più di quaranta milioni di dollari e la cifra minaccia immediatamente il record annuale di
Mama di Andres Muschietti, L'horror ha messo a segno un colpo a sorpresa in una fase del mercato che non è tradizionalmente favorevole ai
low-budget. Il fiuto di James Wan ha fatto centro anche all'interno di una major come la Warner: il regista ha costruito il brand di
Saw e questa partenza fa pensare ad un altro lungo sfruttamento commerciale. Il prossimo ostacolo da superare sarà la breve persistenza degli horror sul mercato: qualche mese fa
The Purge aveva sbancato nei primi giorni ma poi si era rapidamente arenato e non aveva raggiunto i settanta milioni di
Mama. Il bottino di
The Conjuring potrebbe aumentare fino ai cento milioni: l'impresa dipende da quanto il film sarà in grado di conservare il successo di questi primi giorni.
Despicable Me 2 ha perso il primo posto dopo due settimane ma il suo rendimento è ancora esaltante: il titolo della Universal si è garantito i trecento milioni e la vittoria su
Monsters University della Pixar. Il suo trionfo è ancora più impostante se si tiene conto che lo studio di Emeryville era tornato su ottimi livelli dopo lo scivolone di
Cars 2 e le incertezze di
Brave. I due film viaggiano su un cumulativo
worldwide che ha abbattutto senza difficoltà il muro del mezzo miliardo e la loro sfida ha spinto in alto tutti i volumi del 2013. Il pubblico di riferimento si è saturato e
Turbo non ha trovato spazio: il film ha aperto con trenta milioni e questi numeri non possono competere con la concorrenza. Il monopolio si è allaragato e la Dreamworks non solo non riesce a conservare la sua vecchia posizione di egemonia ma fa anche fatica a rincorrere: i suoi
franchise storici si sono consumati e lo studio non ha ancora provveduto ad un efficace ricambio. La Illumination ha approfittato di questa debolezza e ha conquistato delle quote che prima le erano interdette: i suoi margini di crescita sono tutti da scorprire. I movimenti all'interno dell'animazione hanno coperto i flop di
Red 2 e di
R.I.P.D. e hanno impedito che l'industria ne risentisse. L'action della Universal proponeva la strana accoppiata tra Ryan Reynolds e Jeff Bridges: i pronostici gli davano poche possibilità e la distribuzione lo aveva completamente abbandonato.
Red 2 aveva i vantaggi del sequel e il traino della fusione tra la Summit e la LionsGate: questa volta la reunion di vecchie glorie come Bruce Willis e John Malkovich non ha funzionato e ha portato a casa meno del primo capitolo.
Grown Ups 2 ha mantenuto un ottimo passo e la rinascita di Adam Sandler ha dato vivacità alla commedia dopo il tonfo di
The Hangover Part III di Todd Phillips: il confronto con
The Heat è interessante e Melissa McCarthy ha ancora una marcia in più.
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