Un matrimonio da favola, di Carlo Vanzina

E' innegabile che i due gloriosi cineasti romani, nei loro film, soprattutto in questo Un matrimonio da favola, siano rimasti gli unici a conservare sempre una sincera umiltà, una solida onestà intellettuale. Un Cinema che, con i suoi enormi limiti, è un salto al tempo in cui si facevano film con pura ingenuità. Quando eravamo tutti poveri ma belli

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I maligni amano accusare i fratelli Vanzina di ogni cosa, anche delle peggiori nefandezze artistiche. Eppure è innegabile che i due gloriosi cineasti romani, nei loro film, siano rimasti gli unici a conservare sempre una sincera umiltà, un’onestà intellettuale che permette alle loro pellicole, anche alle più deboli e sconclusionate, di far sempre provare al loro pubblico una sensazione calda di benessere. Anche il loro ultimo Un matrimonio da favola, nonostante le cadute di ritmo e i tanti momenti morti, mantiene comunque uno spirito divertito che non può non suscitare simpatia.

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Ancora una volta Carlo ed Enrico Vanzina, infatti, partono da uno spunto banale e prevedibile (un gruppo di ex amici del liceo che si ritrovano al lussuoso matrimonio di uno di loro) per trovare l’occasione per giocare con la storia e i tanti attori. I due autori, dalla cultura cinematografica non indifferente, guardano alla commedia nostalgica (Piccole bugie tra amici e Il grande freddo, Compagni di scuola) e ai grandi classici del "genere sposalizio” (Il matrimonio del mio miglior amico e Quattro matrimoni e un funerale per fare due titoli) e usano tutta la loro esperienza per far funzionare il cast eterogeneo. 

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Accanto ai consolidati Ricky Memphis ed Emilio Solfrizzi (in un ruolo che sembra scritto per Salemme) troviamo new entry comiche come Adriano Giannini, Stefania Rocca e un convincente Giorgio Pasotti, tutti amalgamati bene sul set. Discorso a parte meritano le performance esplosive di Max Tortora e Riccardo Rossi, corpi comici esilaranti che meriterebbero ben altra fortuna sul grande schermo. I Vanzina con la loro favola svizzera sembrano, dunque continuare il loro restauro della commedia gradevole, incentrata sui sentimenti.  I due padri del cinepanettone si sono ormai abbandonati (sin dagli anni del televisivo Un ciclone in famiglia) a un “romanticismo” naif che, senza dimenticare l’anima da barzelletta, è totalmente concentrato sulla Famiglia, l’Amore, l’Amicizia. Temi che rendano tutte le loro ultime pellicole, anche al netto dei grandi difetti, sempre come  un viaggio nel passato, un salto a un tempo in cui si producevano film con pura ingenuità. Quando eravamo tutti poveri ma belli.

Regia: Carlo Vanzina
Interpreti: Adriano Giannini, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Andrea Osvárt, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca, Riccardo Rossi, Emilio Solfrizzi, Ilaria Spada, Teco Celio, Max Tortora, Roberta Fiorentini, Luca Angeletti 

Origine: Italia, 2014
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 91'

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