Resistenza naturale, di Jonathan Nossiter

resistenza naturale

Il cinema del passato e il vino naturale, uniti contro il “Nuovo Ordine Economico Mondiale”, sono al centro di questo fresco documentario di Jonathan Nossiter (già conosciuto per Mondovino, presentato a Cannes nel 2004), che fra tono spensierato e denuncia, estratti di vecchi film e immagini di repertorio, riflette un amore per l’Italia genuino come il vino di cui parla.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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resistenza naturaleQuattro vignaioli italiani e il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli. Questi sono i romantici protagonisti del documentario Resistenza naturale, che fonde le due passioni del regista Jonathan Nossiter (già conosciuto per Mondovino, presentato al Festival di Cannes nel 2004): il cinema e il vino. I film del passato e il vino naturale, che per meri interessi economici sfugge ai dettami di Bruxelles sul biologico, possono unirsi contro il “Nuovo Ordine Economico Mondiale”, che omologa tutto e rigetta la tradizione. Una ribellione umile e pervicace, che mescola la “cultura alta” con la cosiddetta cultura bassa per opporsi a un sistema che trae profitto dall’artigianato, da «un gesto di sincerità contadina», facendo sopravvivere i potenti e spazzando via chi da quel sistema non vuole lasciarsi assorbire. Ma i toni rimangono sempre interlocutori: spesso ironici, a volte scorati, i quattro viticoltori non perdono mai l’amore per la convivialità, e quando chiariscono perché i loro prodotti non rientrano nel DOC non lo fanno con veemenza, ma con ridente sarcasmo. È per questo che la freschezza di quel giorno d’estate, da cui è nata inaspettatamente l’idea del film, si respira lungo tutto lo svolgimento, e si ha proprio l’impressione di assistere a una chiacchierata fra amici che, spiegandoci la consistenza del terreno fertile e mostrandoci i loro vigneti, portano avanti le loro idee con modestia. Non si professano proprietari bensì «custodi» della terra, poiché le vigne sopravvivono al loro operato. E rivendicano la legittimità di un’agricoltura che «ricrei» la natura e non la scavalchi, nonostante «il tempo storico e il tempo biologico a volte fatichino a collaborare insieme». Le interviste e le conversazioni fra i commensali (spesso le riprese si svolgono coerentemente attorno a un tavolo) sono intervallate da estratti di film come Fuoco! di Gian Vittorio Baldi o Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, che arricchiscono Resistenza naturale di una cornice rétro amara e ironica. O da interviste nel mondo rurale degli anni Cinquanta (dalla trasmissione di Mario Soldati Chi legge?), universali nel tempo e nello spazio.

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Così fra tono spensierato e denuncia, filmati dell’Istituto Luce e un divertente mini-cartone animato, questo film (presentato al Festival di Berlino 2014) riflette un amore per l’Italia e per i suoi paesaggi genuino come il suo protagonista indiscusso: il vino naturale.

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Titolo originale: Natural Resistance
Interpreti: Elena Pantaleoni, Stefano Bellotti, Giovanna Tiezzi, Corrado Dottori
Origine: Italia/Francia, 2014
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 83'

 

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