In sala La Sapienza di Eugène Green
Distribuito da La Sarraz Pictures
Nel mese di novembre si sono svolte proiezioni alla presenza del regista a Torino, Genova, Bologna, Firenze, Milano e Roma.
Il film è inoltre stato sugli schermi di Alessandria (Cinema Macallè, dove ritorna dal 5 dicembre), Luino (Cinema Sociale) e Trieste (Cinema dei Fabbri) e con eventi a Cagliari (Cinema Greenwich), Padova (Cinema Lux, l'evento verrà ripetuto in data 4 dicembre) e Avellino (Teatro Carlo Gesualdo).
Tutti i dettagli sono disponibili su http://www.lasarraz.com/it/distribuzione
Le vicende raccontate in La Sapienza, ruotano intorno alla figura di un architetto che ha perso l’ispirazione e va in cerca delle motivazioni che in gioventù l’hanno spinto ad intraprendere la professione; ad ammaliarlo furono il barocco e i suoi artefici: il Guarini a Torino e il Borromini a Roma. Ma il film narra anche e soprattutto della storia d’amore che si sviluppa in parallelo tra architettura, ispirazione artistica e naturalmente i sentimenti. Il titolo del film infatti richiama uno dei progetti più straordinari realizzati dal Borromini: la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma.
Regista e drammaturgo francese, Eugène Green, cui si devono anche il soggetto e la sceneggiatura del film, ha diretto Toutes les nuits (2001), vincitore del Premio opera prima Louis Delluc, e di Le nom du feu, presentato a Locarno nel 2002. Dopo Le monde vivant, selezionato a Cannes nel 2003, ha realizzato Le Pont des Arts presentato a Locarno (2005) e Les signes (2006).
Attratto dalla tradizione musicale e teatrale barocca, sul finire degli anni ’60 ha fondato la compagnia Théâtre de la Sapience, per poi imporsi come uno dei maggiori esperti del teatro barocco alternando l’attività di regista a quella di saggista (Poétique du cinématographe, 2009- Actes Sud) e romanziere (La communauté universelle, 2011- Collection Blanche, Gallimard).
I protagonisti sono: Fabrizio Rongione (protagonista dei film dei fratelli Dardenne, ha recitato anche con De Maria, Corapi, Francesca Comencini e in Diaz), Christelle Prot Landman, Arianna Nastro (La solitudine dei numeri primi) e Ludovico Succio, al debutto.