Lette e…riviste – Giovane Jena

Jena Malone e Macauley Culkin insieme in "Saved", film su una adolescente che frequenta un liceo battista americano e che viene emarginata dai suoi compagni di scuola: in questa intervista il ritratto di una giovane attrice statunitense, che cerca di non essere stritolata dallo star-system. Ci riuscirà?

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Jena Malone non è la tipica diciannovenne che immaginate. Quest'attrice non potrebbe essere più lontana dallo stile hollywoodiano, lei che punteggia ogni frase con "man" e che mollemente si adagia sul divano della sua stanza d'albergo, sul finire della giornata promozionale del suo ultimo film, Saved. E anche allora tira fuori un'energia pulsante: "Amo parlare dei film che significano qualcosa per me", dice la Malone. E Saved è uno di quelli: un film in cui l'attrice interpreta la "brava ragazza" Mary che, insieme alla sua popolare e carismatica migliore amica Hilary Faye (Mandy Moore), sta iniziando il suo ultimo anno in cima alla piramide sociale nell'American Christian High School; ma quando Mary scopre di essere incinta deve fare i conti con il voltafaccia di Hilary e delle sue devote "discepole", mentre la scuola la bolla come una reietta. E' in questa condizione di emarginata, comunque, che Mary trova dei veri amici: altri studenti di cui la scuola non sa proprio cosa farsene.

Saved è un ritratto satirico, in tinte fosche, della vita di un liceo religioso, dell'ossessione mistica e della ribellione; ma è l'indagine sull'istruzione in ambiente ecclesiastico che potrebbe far discutere. Eppure la Malone non sembra preoccuparsi di alcuna polemica: "Il responso avuto dalla proiezione del film ad un vasto pubblico di gruppi religiosi è stato, secondo noi, indiscutibilmente positivo. Penso che i giovani che frequentano queste scuole religiose siano felici di vedere un film che li riguardi; credo ne sia venuto fuori un ritratto accurato. Se tutti noi potessimo ridere di noi stessi, nel bene e nel male, sarebbe un mondo fantastico: ma talvolta non è così facile". Malone sapeva che proiettare il film nelle scuole cristiane avrebbe creato problemi ai produttori, ma sostiene che "la gente che non ha visto il film ha ingaggiato una polemica più accesa e noiosa, rispetto a coloro che l'hanno visto davvero e che sanno che questo film è veramente pro-cristiano, portatore di un messaggio di fede; sono gli insegnamenti di Gesù Cristo: amore e accettazione nelle loro molteplici forme".

Come il co-protagonista Macauley Culkin, Malone è cresciuta sul set ma, diversamente da lui, è riuscita a sopravvivere a quest'esperienza e continua a crescere senza problemi. Evita apertamente l'argomento Culkin, negando le voci su presunti scambi di idee circa la loro infanzia passata davanti alle cineprese e dicendo semplicemente che "ci siamo sostenuti a vicenda e abbiamo parlato di svariate cose". Si ha l'impressione che la Malone possieda un talento indecifrabile, un desiderio di essere presa sul serio come attrice e non essere catturata nella trappola di Hollywood. Jena dice che questo senso di maturità insito in lei le deriva dalla convinzione di non voler vivere nelle vicinanze di Hollywood: "Ho una casa stupenda sul lago Tahoe (nel Nevada, ndt), una famiglia che mi appoggia, un ragazzo che amo: tutto ciò mi fa stare coi piedi per terra".


 

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Anche le scelte operate nella sua carriera la fanno rimanere aderente alla realtà, preferendo ruoli provocatori, spesso duri, da Bastard out of Carolina a Donnie Darko a The dangerous lives of Altar Boys. "Molto deriva da quelle scelte e dalla ricerca di questi tipi di film. Dico al mio agente che voglio leggere tutto. Voglio leggere qualunque cosa, da Mean Girls ai corti che fanno tendenza, tanto per vedere quali diversi ruoli oggi vengono offerti ai giovani, o che tipo di storie li descrivono. Per me è così: può sembrare davvero un'idea grossolana, ma se si tratta di un ritratto verosimile della gioventù ne ho rispetto. Sono molto eccitata all'idea di lavorare, di contribuire alla realizzazione di un film, o di essere in qualche modo parte di esso".

Alla domanda su quali sono i problemi che gli adolescenti di oggi si trovano ad affrontare, la Malone si sofferma a pensare. "Credo che sia una cosa personale. Ciò che per uno è una montagna, per un altro è un mucchietto di terra. Mi sento di poter dire che molti dei drammi vissuti alle scuole superiori, in quegli ambienti, siano solo costruzioni mentali. Stiamo parlando di tormenti, di come influenzano le persone, come le mettono insieme e le separano. Per me, guardando indietro, i momenti più difficili del liceo erano solo stronzate. Ne ero completamente traumatizzata, ma non era niente. Avrei potuto considerarli da un'altra prospettiva, e sarebbero state situazioni perfettamente normali. Penso che quando siamo giovani abbiamo un punto di vista molto ristretto: non ci è data la possibilità di ricercare altrove diversi tipi di esperienze. Se il nostro modo di vedere fosse ristretto all'ambiente liceale, sarebbe dannoso alla nostra salute mentale; penso che ciò non abbia niente a che fare con la realtà".


 


 


 


Tratto da Dark Horizons, 28 maggio 2004 – www.darkhorizons.com


Interviews: Jena Malone – "Saved", di Paul Fischer


Traduzione a cura di Gloria Gambellini


DARK ZONE


 


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