"Dirty Dancing 2", di Guy Ferland

Quello che convince maggiormente nello sguardo che campeggia nell'opera è proprio il suo tono sincero e, se possibile ancor di più, il far proprio una lezione di cinema che rifugge ogni ostentazione stilistica inutile.

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BANDO BORSE DI STUDIO IN CRITICA, SCENEGGIATURA, FILMMAKING

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Dentro Dirty Dancing 2 sembra esserci la tessitura nostalgica di un ricordo vivo e forte che lampeggia, scuotendo lo schermo. Sin dai primi momenti infatti sembra che Guy Ferland scriva direttamente sulle immagini del Dirty Dancing di Ardolino (morto prematuramente qualche anno fa), improntando il suo cinema ad una sorta di ripresa fuori tempo massimo dell'originale. Eppure Dirty Dancing 2 convince e per certi versi riesce a integrarsi perfettamente con l'originale, andando a costituire una sorta di unicum che viaggia nel tempo, bypassando gli anni Novanta. Ferland ama i corpi dei due protagonisti e ancor di più l'emissione di una luce raggiante e crepuscolare che circonda i loro volti, seguendo fisicità sempre in bilico tra il mèlo (il rapporto burrascoso tra Javier e Katey) e il ballo scatenato. Le luci della pista da ballo sono ancora accese, reclamano vita, presenza, accensioni nuove e allora Ferland reinventa una passionale ronde su note che viaggiano su traballanti pentagrammi temporali (l'opera si svolge a Cuba nel 1958), intessendo su di esse un cinema semplice e diretto che esce fuori al meglio in certe parentesi romantiche (i momenti in cui i due protagonisti ballano sulla spiaggia, illuminati da un sole che si nasconde tra le onde) e che ama soffermarsi su sguardi e movimenti infuocati. Quello che allora convince maggiormente nello sguardo che campeggia nell'opera è proprio il suo tono sincero e, se possibile ancor di più, il far proprio una lezione di cinema che rifugge ogni ostentazione stilistica inutile (viene in mente la pur interessante saturazione visiva dell'ultimo Lurhmann e dell'ingessato Marshall di Chicago), optando dunque per una trasmissione emozionale in un certo senso già vissuta (esemplare a questo proposito l'ingresso in scena del redidivo Patrick Swayze), ma non per questo meno intensa e incisiva.

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Titolo originale: Dirty Dancing 2- Havana Nights


Regia: Guy Ferland


Interpreti: Diego Luna, Romola Garai, Sela Ward, Mika Boorem, Patrick Swayze, John Slattery


Produzione: Lawrence Bender Productions, A Band Apart, Artisan Entertainment, Havana Nights LLC, Miramax Films


Distribuzione: CDI


Durata: 105'


Origine: USA, 2004


 

 

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