"The Forgotten", di Joseph Ruben
Ruben non è in grado di gestire al meglio le suggestioni che si annidano fra le parole della sceneggiatura, precipitando tempi filmici e ritmo di un copione che avrebbe meritato una gestione più consapevole e meno affrettata
Ha i contorni narrativi molto sfumati The Forgotten, l'ultimo film diretto da Joseph Ruben ed interpretato da una sempre brava Julianne Moore e da Gary Sinise. Una pellicola densa di chiaroscuri visivi, ombre esistenziali, presunti vuoti di memoria e amnesie dell'anima. Non a caso, se volessimo perimetrare con i tradizionali compassi e i classici goniometri dei "generi" cinematografici la storia scritta da Gerald Di Pego non riusciremmo a squadrarne la superficie narrativa. Perché più che ad un'opera chiusa e circolare, The Forgotten assomiglia ad una spirale dove il thriller si tinge lentamente di scorie psicologiche, il mistero sprofonda in una curiosa deriva fantascientifica, mentre il set si affolla di oggetti che tentano di alimentare una memoria dolorosa. Dunque, nulla sembra come appare; anche a costo di allentare la tensione e "slabbrare" le buone regole di un mistery che parte da premesse quasi hitchcockiane, per poi perdersi lungo sentieri cinematografici difficili da battere. Anche perché, probabilmente, Ruben non è in grado di gestire al meglio le suggestioni che si annidano fra le parole della sceneggiatura, precipitando tempi filmici e ritmo di un copione che avrebbe meritato una gestione più consapevole e meno affrettata.
Ecco perché, lontano dalle tante possibili deviazioni dello script, preferiamo pensare a The Forgotten come ad un'opera imperfetta sul desiderio di rimuovere tutti quei ricordi insostenibili, una memoria che appare impossibile da trattenere, fra neuroni "scomposti" e sinapsi cerebrali. Se mi lasci ti cancello: sembra questo lo slogan di molti film americani di questo periodo, quasi a voler ribadire una certa funzione catartica del cinema o dell'arte di intrattenimento in generale. La mente individuale o collettiva assomiglia ad un foglio dove la macchina da presa imprime e cancella immagini, volti, affetti ed emozioni a propria scelta. Certo, qui la seconda parte del film sembra smentire questa ipotesi, ma come avrete capito The Forgotten è una pellicola paradossale: attrae per il "fuori campo" che lascia solo intravedere; respinge per le troppe immagini che sfilano su uno schermo come incapaci di darsi una forma.
Titolo originale: id.
Regia: Joseph Ruben
Interpreti: Julianne Moore, Gary Sinise, Anthony Edwards, Dominic West, Linus Roache, Christopher Kovaleski, Jessica Hecht, Matthew Pleszewicz
Distribuzione: Columbia Tristar Films Italia
Durata: 91'
Origine: Usa, 2004.